Minori: 250 milioni i minori sfruttati nel lavoro

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Il 16 aprile del 1995, Iqbal Masiq, il bambino pachistano che aveva osato ribellarsi alla sua condizione di semi-schiavitù come tessitore di tappeti denunciando i suoi sfruttatori, veniva assassinato dalla "mafia dei tappeti": una mafia che in Pakistan utilizza tuttora circa otto milioni di bambini tra i 10 e i 14 anni. A nove anni da quel giorno sono ancora tra i 250 e i 300 milioni i minori nel mondo sfruttati nel lavoro minorile. Una condizione che tocca non soltanto i minori di nazioni poverissime, ma anche quelli di Paesi dove sono emerse "nuove povertà" come l'Argentina, dove più di un milione di bambini di età compresa tra i 5 e i 14 anni (pari al 22,2 per cento della popolazione di questa fascia d'età) è costretta a lavorare.

Per ricordare questo dramma, Mani Tese, coordinatore europeo della Marcia mondiale contro il lavoro minorile (Global March against Child Labour) organizza a Firenze dal 10 al 16 maggio 2004 il "I° Congresso mondiale dei bambini contro lo sfruttamento del lavoro minorile". All'evento sono attesi almeno 300 ragazzi tra i 13 e i 17 anni provenienti da tutte le aree geografiche e ragazzi delle scuole italiane ed europee che potranno condividere le proprie esperienze, richiamare gli Stati e le Organizzazioni Internazionali presenti alle responsabilità assunte, e proporre alla Comunità Internazionale un programma d'azione ed una dichiarazione finale contro lo sfruttamento dell'infanzia e per la garanzia dell'istruzione universale.

Dal 19 aprile al 2 maggio trenta bambini e adolescenti provenienti da Africa, Asia e America Latina saranno a Berlino in qualità di delegati delle Organizzazioni dei Bambini e Adolescenti Lavoratori. Presenti fin dagli anni ottanta in America Latina, in Africa e in Asia, queste organizzazioni sono contrarie alla proibizione del lavoro minorile, che spinge i ragazzi verso l'illegalità e la criminalità, e chiedono ai governi e alla comunità internazionale l'accesso gratuito alla scuola e ai servizi sanitari. L'incontro mondiale è organizzato da ProNats (Circolo di iniziative contro lo sfruttamento e per il rafforzamento dei bambini lavoratori), insieme con il partner italiano ItaliaNats

Intanto si è registrato un doppio riconoscimento della causa per porre fine allo sfruttamento del lavoro minorile. Il prestigioso "Premio mondiale per i diritti dei bambini 2004" (WCPRC) è stato oggi assegnato a Prateep Ungsongtham Hata, una ex bambina-lavoratrice che ha dedicato la sua vita per dare opportunità scolastiche ai bambini. Il premio, che nel 2000 fu assegnato allo scomparso Iqbal Masih, ha visto quest'anno la partecipazione nella votazione di oltre 1 milione e trecentomila bambini di tutto il mondo. E il premio onorario è andato a Paul e Mercy Baskar, una coppia dell'India che da vent'anni si sta battendo contro lo sfruttamento del lavoro minorile, e parimerito alle statunitensi Liz Gaynese e sua figlia Emani Davis che hanno diretto il loro ventennale impegno a favore dei bambini prigionieri. [GB]

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