Mina colpisce MSF, dal Congo appello ONU

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In Angola è tragico il bilancio di 7 morti e 6 feriti per un'équipe di Medici Senza Frontiere saltata su una mina anticarro. L'incidente ha avuto luogo a 36 chilometri da Mavinga, una città isolata nel sud-est del paese dove l'organizzazione umanitaria svolge attività medica e nutrizionale. Di fronte al continuo deteriorarsi della situazione sociale, politica ed economica della Repubblica democratica del Congo, una parte di organizzazioni per i diritti umani, della stampa, di partiti politici e della società civile non esita più a parlare apertamente della necessità di mettere il Paese sotto la tutela dell'Onu. "Sarebbe un'umiliazione, ma tra due mali inevitabili bisogna scegliere quello minore" confessa Dolly Ibefo Mbunga, primo vice-presidente dell'ONG africana Voix des Sans-Voix, nell'intervista della MISNA. Dopo l'ultimo massacro, forte si leva l'appello di Human Rights Watch al rispetto dei diritti dei civili in Burundi, mentre il ministro della comunicazione burundese ha confermato l'imminenza di un accordo tra il governo del presidente Pierre Buyoya e Pierre Nkurunziza, leader delle Forze di difesa della democrazia (Fdd), il principale movimento ribelle attivo nel Paese. Intanto dal 15 al 18 dicembre si terrà ad Addis Abeba, in Etiopia, il Forum Sociale Africano.
Pubblicato il: 02.12.2002
" Fonte: » Medici Senza Frontiere, Misna, Human Rights Watch, Dossier Esf 2002;
" Approfondimento: » Dossier Grandi Laghi, Dossier Oneworld Africa, O mangi OGM, o resti a pancia vuota, Appello URGENTE per la pace e la sicurezza nel Congo Orientale, Simposio internazionale per la pace ;

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