Migranti: diritti negati tra espulsioni e CPT

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La Corte Costituzionale si avvia a dichiarare illegittima l'espulsione amministrativa dell'immigrato con accompagnamento coattivo alla frontiera. Anche se nello specifico l'illegittimità non riguarderebbe direttamente la cosiddetta legge Bossi-Fini (n.189 del luglio 2002), ad incorrere nella bocciatura dei giudici della Consulta sarebbe comunque un'altra norma che ha fatto da apripista alla Bossi-Fini e che è stata approvata d'urgenza dal centrodestra qualche tempo prima, vale a dire la legge 106 del 2002, che ha modificato la legge Turco-Napolitano del 1998. Secondo il senatore Francesco Martone, segretario della commissione diritti umani, "la Consulta boccia una norma che prevedeva procedure sommarie di allontanamento forzato degli stranieri irregolari, ristabilendo diritti, sempre più spesso violati, previsti dalla Costituzione: il diritto di asilo, l'intangibilità dei diritti di libertà e i diritti di difesa previsti dall'art.24".

"Inoltre - continua Martone, che con altri parlamentari ha presentato ieri una mozione per una moratoria alla costruzione di nuovi Centri di permanenza temporanea - vogliamo fare chiarezza, una volta per tutte, sui CPT. Al loro interno troppo spesso vengono violati i diritti primari dell'uomo.

L'obiettivo principale del Gruppo di lavoro sui Cpt è quello di impostare e condurre un'analisi metodologicamente coerente per monitorare la gestione di questi luoghi sconosciuti all'opinione pubblica". E proprio ai 14 CPT è stata dedicata la puntata di Report di domenica 18 aprile che ha svelato i retroscena nella gestione dei CPT e in particolare sul caso di Bologna su cui è stata aperta un inchiesta da parte della magistratura sulla sospetta somministrazione di psicofarmaci. Alla Croce Rossa tutti negano ma invece il direttore sanitario del Cpt conferma che ha dato il medicinale pesante " Rivotril" che é comunque un antiepilettico che con il nome di Clonazepam si trova nelle stesse tabelle delle sostanze stupefacenti del Ministero della Salute dove c'è il Fenobarbital.

A Trapani sono passati oltre 4 anni dall'incendio nel Centro di permanenza temporanea (CPT) "Vulpitta" - allora privo di uscite di sicurezza e di estintori - che causò la morte di 6 ragazzi. Ma nessun colpevole è stato individuato ed è stato assolto il prefetto Leonardo Cerenzia, incriminato per omissione di atti d'ufficio, omicidio colposo plurimo, lesioni colpose, omessa cautela. Il Coordinamento per la pace della città siciliana ha lanciato la campagna ''Verità e giustizia'' che nonostante la sentenza indecente considera di per sé una vittoria aver costretto un prefetto della Repubblica a rendere conto del proprio comportamento in un'aula di tribunale in merito alla gestione di CPT.

Un cartello di organizzazioni invita tutte le associazioni, gruppi, comunità a partecipare alla giornata nazionale contro i CPT per il giorno 4 giugno. La manifestazione si terrà davanti alla Questura, Prefettura, Centri o altro luogo significativo di ogni città d'Italia. Intanto a Napoli sono state circa duecentocinquanta persone fra immigrati e italiani a manifestare sulla questione dei permessi di soggiorno rigettati. L'incontro in Prefettura ha rilevato una chiusura rispetto ai permessi di soggiorno e un rimando alle autorità nazionali. [AT]

Altre fonti: Rai News 24, Eco Giustizia, Report Rai

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