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Migranti: deportati senza asilo, violate le Convenzioni
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Mentre il Ministro dell'Interno Pisanu parla di "assalto di immigrati irregolari sulle coste italiane", si sta mettendo in atto il consueto teatro delle violazioni dei diritti umani su tutti i fronti, ovvero le deportazioni di massa. Questa mattina un aereo commerciale della compagnia Blue Panorama è partito con a bordo 100 immigrati, scortati da due agenti per ogni persona. La destinazione è rimasta "riservata". Un secondo aereo è pronto sulla pista dell'aeroporto. Anche in questo caso la destinazione rimane sconosciuta. Tutto si sta svolgendo in gran segreto e il dato incredibile è che la Prefettura di Agrigento (leggi ministero dell'Interno) ha vietato a Michele Manca Di Nassa dell'Unhcr di entrare all'interno della piccola guantanamo siciliana, malgrado lo abbia richiesto sin dal 15 marzo e malgrado ciò sia previsto dalle norme internazionali e nazionali in materia.
"Ancora una volta l'Italia ignora le Convenzioni internazionali in tema di diritti dei rifugiati e delle persone migranti, ancora una volta c'è il rischio che molte di queste persone subiscano gravissime violazioni dei diritti umani al loro arrivo in Libia, ancora una volta si viola l'art. 10 comma 3 della Costituzione e il principio di non-respingimento di persone che hanno bisogno di protezione internazionale (art. 33 Convenzione di Ginevra sullo status dei rifugiati; Convenzione delle nazioni unite contro la tortura)" ha Francesco Messineo, responsabile del coordinamento rifugiati e migranti di Amnesty International Italia. "Le persone deportate oggi non sono state propriamente identificate. Non sono state informate del loro diritto di chiedere asilo in Italia, e non hanno potuto farlo qualora avessero voluto".
"Desta forte preoccupazione" ha aggiunto Messineo "la presenza nei giorni scorsi a Lampedusa di funzionari del governo libico: anzitutto, fra i migranti avrebbero potuto esserci cittadini libici in cerca di asilo e averli messi in contatto con questi funzionari costituisce una gravissima violazione dell'intero sistema di protezione internazionale, violazione che mette potenzialmente a rischio la vita di queste persone. Altrettanto può dirsi in ogni caso anche per i cittadini non libici, che se richiedenti asilo non dovrebbero mai essere messi in contatto con autorità straniere, per tutelare la loro sicurezza e incolumità". Amnesty International richiama il governo italiano al rispetto del diritto nazionale ed internazionale in materia; chiede con forza che le deportazioni cessino e che ogni persona sia propriamente identificata e abbia accesso alla procedura di asilo ove lo richieda. [AT]