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Meno controllo sulle armi e soldati italiani
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E' attualmente in discussione nelle Commissioni riunite Esteri e Difesa il disegno di legge n.1927 recante la ratifica ed esecuzione dell'accordo quadro relativo alle misure per facilitare la ristrutturazione e le attività per la "forza di reazione rapida" di difesa europea costituita da 60.000 uomini, che comporta, al contempo, emendamenti la legge n. 185/90. Secondo O.S.C.Ar, Osservatorio sul commercio delle armi di Ires Toscana, la modifica principale consiste nell'introduzione di un nuovo tipo di autorizzazione alle esportazioni di armamenti, la cosiddetta autorizzazione globale di progetto. Le modifiche introdotte possono avere conseguenze sulla trasparenza e il controllo del commercio delle armi da parte degli organi parlamentari, della stampa e dell'opinione pubblica. Il Brescia Social Forum ha lanciato la campagna "Disarmiamo Exa 2002", azione di sensibilizzazione e di mobilitazione su Exa, la più grande esposizione al mondo di armi sportive, da caccia e da tiro, comuni da sparo. In discussione al Parlamento italiano è stato anche il codice militare di guerra che secondo il decreto legge n. 421 di dicembre, al "Corpo di spedizione italiano" si applica il codice penale militare di guerra, con esclusione delle disposizioni di natura processuale.
Pubblicato il: 25.01.2002
" Fonte: » Ires Toscana, Brescia Social Forum, Stop the Nato;
" Approfondimento: » Conferenza delle Nazioni Unite, Campagna Armi Leggere, Campagna Bando Mine, Campagna Bambini Soldato, Rapporto Armi Italiane, Sipri, Unione scienziati per il diasarmo;