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Medioriente: violenza con l'attacco all'Iraq
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In un rapporto reso pubblico oggi a Gaza, Amnesty International ha denunciato che dall'inizio dell'intifada di Al Aqsa almeno 350 civili, la maggior parte dei quali israeliani, sono stati uccisi in oltre 128 attacchi compiuti da gruppi armati e singoli individui palestinesi. A questa denuncia si lega un appello per la fine degli attentati a civili che Amnesty rivolge alle forze armate palestinesi e a Israele chiedendo di rispettare le disposizioni del diritto internazionale dei diritti umani e del diritto umanitario internazionale. Continua intanto il pugno duro di Israele che ha fatto chiudere gli uffici della direzione dell' Universita' palestinese Al Quds per ordine del ministro per la sicurezza interna Uzi Landau. Il "piano di guerra" elaborato dal Pentagono per l'attacco all'Iraq, di cui ha parlato nei giorni scorsi il New York Times, rivela una strategia pittosto rischiosa, che potrebbe destabilizzare ulteriormente la situazione in Medio Oriente. Intanto la Giordania si è resa disponibile a prestare le propire basi agli USA per l'eventuale attacco all'Iraq, suo primo partner commerciale, in cambio di un incremento di aiuti finanziari e militari che passerebbe dagli attuali 100 milioni di dollari ad oltre 350 milioni di dollari. Dal 12 al 14 luglio settanta ufficiali iracheni dissidenti prenderanno parte al vertice di Londra dove verrà discussa la strategia per rovesciare il regime di Baghdad. Nel piano d'attacco il territorio kurdo sarà tra le basi di comando, ma i partiti e la popolazione kurda "non è interessata a scambiare un dittatore con un altro".
Pubblicato il: 11.07.2002 " Fonte: » Un ponte per, Globalobserver, Indymedia, Stopthenato, Altremappe;
" Approfondimento: » Dossier Medioriente, Israele: l'alleanza strategica con gli Usa ;