Medio Oriente: a rischio l'assistenza ai rifugiati palestinesi

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Alla vigilia dell'incontro tra il presidente Usa Bush e il primo ministro israeliano Sharon, l'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi (UNRWA) ha annunciato che se non riceverà i 100 milioni di dollari richiesti dovrà drasticamente ridurre i servizi di assistenza umanitaria a Gaza e nella West Bank.

L'UNRWA (United Nation Relief and Works Agency for Palestine Refugees) ha annunciato che se non sarà data pronta risposta ai suoi appelli alla raccolta di aiuti dovrà procedere a drastici tagli. Il direttore Peter Hansen sostiene che sarebbero sufficienti 100 milioni di dollari fino alla fine dell'anno per far fronte alla situazione. Fino ad oggi l'Agenzia non ha ricevuto nulla nonostante le promesse per almeno 35-40 milioni di dollari. A conseguenza di ciò molti programmi di assistenza verranno ridotti o termineranno: "metà del milione e trecentomila palestinesi attualmente destinatari degli aiuti non riceveranno più cibo e quasi 2000 abitazioni distrutte a Gaza e nella West Bank non potranno essere ricostruiti". Secondo le stime dovranno essere tagliati almeno 550 posti di lavoro di personale attualmente inserito in programmi contro la disoccupazione. Secondo fonti Onu la disoccupazione nei territori palestinesi ha raggiunto l'allarmante livello del 60% della forza di lavoro attiva. Mentre il 70% della popolazione palestinese è costretta a vivere con meno di 2 dollari al giorno, al prezzo di 1 milione di dollari al miglio prosegue da parte di Israele la costruzione del muro di separazione.

Intanto l'Associazione araba per i diritti Umani (HRA) chiede all'Unione Europea che venga rispettato l'accordo di cooperazione firmato nel 2000 tra Israele e l'UE che pone come condizione preliminare il rispetto dei diritti umani e dei principi democratici. L'HRA crede che se Israele vuole condividere la prosperità economica europea, come attualmente fa attraverso gli accordi di libero scambio e la partecipazione ai programmi di ricerca e sviluppo, deve anche condividerne le politiche di rispetto dei diritti umani. Al contrario, secondo l'HRA, Israele continua a perpetrare violazioni dei diritti umani ai danni della minoranza palestinese in particolare attraverso la demolizione delle case dei palestinesi e la violazione della libertà di culto. Chiede quindi all'Europa che il tema dei diritti umani acquisisca il giusto peso nei rapporti economici tra Israele ed UE.

Fonti: Arab Association for Human Rights, Palestine Media Center.

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