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Loya Jirga: si chiede di liberare i talebani
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Mentre ancora non si è conclusa la Loya Jirga, Consiglio tribale da cui deve scaturire il nuovo apparato dirigente dell'Afghanistan, e il presidente Hamid Karzai non ha annunciato la composizione del futuro governo di transizione, due delegati hanno sollevato il problema del rilascio delle migliaia di talebani che sono stati fatti prigionieri dopo la caduta del loro regime. Abdul Hamid Babai, delegato proveniente da Kandahar, ha ricordato come "la maggior parte dei giovani di Kandahar e delle zone circostanti siano reclusi in prigioni differenti a causa dei loro collegamenti con i talebani" e ha chiesto siano al più presto accertate le loro responsabilità. Pascal Moret, portavoce della croce rossa internazionale e della mezzaluna, sostiene che sono più di 3000 gli uomini detenuti principalmente nel nord del paese e riferisce di programmi di aiuti alimentari a favore dei prigionieri. Intanto Amnesty International ha accolto con favore la costituzione della prima commissione sui diritti dell'uomo dell'Afghanistan, che è composta da commissari di diversa provenienza etnica e include un numero significativo di donne (quattro su 11). Di altri prigionieri afgani, quelli reclusi nella base statunitense di Guantanamo è oggetto invece un memorandum che Amnesty International ha trasmesso al governo degli Stati Uniti perchè rispetti le norme del diritto internazionale e riconosca loro la condizione di prigionieri di guerra.
Pubblicato il: 18.06.2002 " Fonte: » Misna, Amnesty International, IWPR, Oneworld;
" Approfondimento: » Dossier Crisi Globale;