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Libertà per le galline ovaiole
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Il 19 luglio 1999 veniva emanata la Direttiva Europea 1999/74 "che stabilisce le norme minime per la protezione delle galline ovaiole". E' stata una grande vittoria, poiché la proposta iniziale della Commissione Europea prevedeva solo un allargamento progressivo dello spazio destinato ad ogni gallina nelle gabbie di batteria, mentre il testo finale della Direttiva ha stabilito una data di abolizione delle gabbie convenzionali, anche se molto ritardata nel tempo: il 1° gennaio 2012.
Tutti gli Stati Membri dell'Unione Europea avevano tempo fino al 31 dicembre 2001 per recepire la Direttiva negli ordinamenti nazionali.
Una Direttiva può essere recepita adottando il testo senza modifiche oppure con norme più restrittive: è quanto ha deciso la Germania nell'ottobre 2001, stabilendo un anticipo dell'abolizione delle gabbie convenzionali al 2007, l'abolizione delle gabbie cosiddette "modificate" e l'estensione del raggio della Direttiva anche ai piccoli impianti.
Sono le proposte di cui stiamo sollecitando l'approvazione anche in Italia:
- anticipazione del bando delle gabbie non modificate al 1° gennaio 2007 invece del 2012. Il periodo previsto per la conversione degli impianti resta amplissimo e tale decisione costituirebbe una conferma del ruolo guida che l'Italia ha assunto in fase di elaborazione di questa Direttiva;
- abolizione contestuale delle gabbie "modificate": inserite nella Direttiva per le pressioni svedesi, le gabbie modificate presentano alcuni "arricchimenti" (sabbia, trespolo) rispetto a quelle convenzionali, con uno spazio minimo in più a disposizione di ogni animale. In Italia non risultano essere attualmente in uso, quindi si potrebbe adottare un provvedimento importante senza dover fronteggiare alcun impatto economico.
- abolizione della deroga agli stabilimenti con meno di 350 galline ovaiole. La trasformazione di questi impianti è ancora più semplice che per i grandi stabilimenti e le ragioni alla base della nuova normativa valgono anche per i piccoli impianti.
I Ministri responsabili del recepimento sono Girolamo Sirchia (Salute) e Rocco Buttiglione (Politiche Comunitarie); entrambi in occasioni diverse si sono dichiarati a favore delle nostre proposte ma in sede di Tavolo interministeriale queste posizioni non sono state espresse, lasciando spazio addirittura ad ipotesi di deroghe sugli obblighi previsti dalla Direttiva, imposte dal Ministro delle Politiche Agricole Alemanno e dal suo Sottosegretario Dozzo, illegittime secondo il diritto comunitario.
Invitiamo tutti a far circolare il presente appello e ad inviare il messaggio allegato ai due Ministri proponenti del recepimento; parallelamente, la LAV organizzerà altre iniziative per sollecitarli ad un maggiore rispetto dei diritti degli animali e dei loro stessi impegni.
Grazie.
Adolfo Sansolini
Presidente LAV