Libera: il 30 aprile in piazza a Scanzano Jonico contro le intimidazioni criminali

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L'associazione antimafia 'Libera' invita giovedi 30 aprile a partecipare a Scanzano Jonico alla mobilitazione generale ''Riprendiamoci il Metapontino!'' contro la escalation di attentati intimidatorii alle aziende ortofrutticole e commerciali dell'area jonica: si tratta di nove episodi negli ultimi tredici mesi. ""Dinanzi a questi atti criminali - ha detto don Marcello Cozzi di 'Libera' - non vogliamo rimanere a guardare. Dobbiamo dire a mandanti ed esecutori, criminali senza volto, che non intendiamo assistere impotenti e che la solidarietà di tutti alle aziende danneggiate è e vuole essere soprattutto partecipazione".

"Noi non sappiamo cosa possa esserci dietro, se usura, estorsione, ritorsioni personali o altro; ce lo diranno gli organi inquirenti ai quali ancora una volta rinnoviamo la nostra totale fiducia" - riporta il comunicato di 'Libera' che elenca i nove episodi che vanno da incendi a danneggiamenti vari fino a ordigni e bombe piazzati davanti a ipermercati e villaggi turistici della zona. "Tuttavia a chiunque appartengano quelle mani anonime, si chiamino mafia o delinquenza comune o semplici balordi da quattro soldi o strateghi di un disegno ben più vasto, leggiamo quanto accaduto come un attentato all'economia di una delle zone più fiorenti della Basilicata, ad un comparto, quello agricolo, che è il motore trainante della nostra economia. Insomma, un attentato alla libertà di un'intera regione" - sottolinea Libera

L'associazione non intende "assistere impotente" e nemmemo limitarsi "a stigmatizzare gli atti criminali", ma manifestare "la solidarietà di tutti alle aziende danneggiate invitando alla mobilitazione di giovedi a Scanzano Jonico la società civile tutta, le autorità locali, le scuole, le amministrazioni comunali, le organizzazioni sindacali, le associazioni sportive, i partiti politici, i movimenti ambientalisti, i circoli culturali, i gruppi religiosi e ogni singolo cittadino "per dire agli imprenditori colpiti che la Basilicata tutta è con loro ma soprattutto per gridare a quei criminali che la Basilicata tutta è contro di loro". "A chi si muove nell'ombra - ha concluso don Cozzi - noi rispondiamo muovendoci sotto il sole. È questa la nostra forza, così vogliamo rispondere alla criminalità di qualunque tipo. Riprendiamoci il Metapontino!".

Nei giorni scorsi 'Libera' ha partecipato a Castel Volturno la manifestazione contro camorra e razzismo organizzata da numerose associazioni a sette mesi dalla strage di camorra, quando il 18 settembre 2008 furono trucidati sei africani innocenti. "Un coloratissimo corteo ha invaso la strada principale di Castel Volturno, partendo dall’ "American Palace" simbolo della precarietà e del degrado della vita di molti immigrati. Una terra, quella di Castel Volturno, più volte definita da Mamadou Sy, vice presidente della comunita senegalese in Campania, "una terra di nessuno e una terra di sfruttamento" sulla quale pesa la mano della camorra che "può essere sconfitta – ha affermato Francesco Nuzzo, sindaco di Castel Volturno, attraverso le istituzioni forti e i comportamenti legislativamente corretti di quelle locali".

In questi mesi c'è stata una forte campagna sul territorio di Castel Volturno che tenta di opporsi alle tensioni che persistono tra migranti e autoctoni, alimentate dalla mancanza di servizi sul territorio che creano disagio a tutti. "Questa manifestazione è importante – ha detto padre Alex Zanotelli, missionario Comboniano – soprattutto per invitare la popolazione indigena di Castel Volturno ad una buona relazione con la popolazione africana". [GB]

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