Lettera aperta al Social Forum e dintorni

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Questa volta li avete visti in TV, sorridenti e solidali, Martini, Lunardi e Berlusconi, festeggiare l'ultimo accordo per le grandi opere (raddoppio autostradale, terza corsia, tunnel Alta Velocità) coi soldi ipotecati sul futuro dei nostri figli (solo un 10% del necessario è disponibile). Hanno parlato di giornata "storica", di "gap infrastrutturale" da colmare, di "competitività" da recuperare! E noi lì a pensare a tutti i sorpassati di sempre, che in Toscana, in Italia e nel mondo farebbero i salti per vedersi assegnata la decima parte della valanga di risorse gettate in cemento e asfalto fra Firenze e Bologna. Quelli condannati a nutrire col proprio sottosviluppo la crescita abnorme altrove e altrui, e con l'emigrazione il ventre insaziabile delle aree forti. Quale grande opera saprebbe simboleggiare del resto meglio dell'Alta Velocità questa fame ingorda di territorio, erario, salute e futuro? Quale testimonianza più efficace del vecchio mito ottocentesco di malinteso progresso all'attacco degli ultimi brandelli di vivibilità urbana, di identità dei paesi, di economia rurale e montana, di paesaggio e risorse idriche? Quale miglior prova provata - se ne occupano le aule di tribunale - della trasformazione brutale di risorse collettive distribuite in profitti privati concentrati?

Eppure voi, galassia no-global e social forum, raffinati professori e ambientalisti di rango, non che abbiate levato una sola flebile voce di dubbio di fronte a questo ultimo assalto alla carovana del Bel Paese. Non una nota dissonante di perplessità, mentre sotto i vostri occhi la Toscana democratica di Martini e alleati ormeggiava con firma bipartisan alla soggezione TAV Firenze patrimonio dell'umanità. Misteri della politica! Così pronti a commuovervi per i destini dell'universo mondo, eppure così restii a riconoscerne la trama operante qui e ora, in mezzo a noi. Tanto inclini a indignarvi per le violenze in occasione di manifestazioni pubbliche, quanto distratti davanti alle cariche quotidiane e capillari ai diritti dei lavoratori e dei cittadini. Così appassionati per le alchimie dei bilanci partecipati di quartiere, così indifferenti quando cifre immensamente più significative di denaro pubblico vengono pilotate su poche aree privilegiate. O forse i millanta milioni di euro impegnati a Roma da Martini e Berlusconi sarebbero il frutto di scelte partecipate? Alzi la mano chi può dire di conoscerne almeno i tratti generali. Alzi la mano chi può dire di averne influenzato i contenuti. Chi può vantare di aver proposto qualcosa e di esserselo visto considerare. Quale urbanistica è stata meno illustrata e partecipata della modernizzazione TAV di Firenze? E come possono dei 'laboratori di democrazia' ignorare tutto ciò? In nessun posto al mondo - ci risulta - si spendono più di cento milioni di euro a binario per costruirci intorno una stazione. A Firenze sì. Queste le cifre, queste le architetture.

Tacendo, cari amici, sotto la TAV ci avete messo anche la vostra firma. Perciò, ritirate pure in casa le bandiere arcobaleno, se è questa la pace da difendere. Perché con questa pace si fanno le guerre che qui servono e fruttano: quelle ai bambini, all'ambiente, all'erario, al riequilibrio, al futuro. Se questi sono davvero valori, ebbene decliniamoli al presente, difendiamoli anche in Toscana!

Girolamo DELL'OLIO, Pier Luigi TOSSANI

Associazione di volontariato Idra

iscritta al Registro Regionale del Volontariato della Toscana per la promozione e la tutela del patrimonio ambientale e culturale; Tel. e fax 055.233.76.65, Tel. 055.48.03.22; e-mail [email protected]; web http://associazioni.comune.firenze.it/idra/inizio.html; www.idra.dadacasa.supereva.it

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