Legambiente: al via la carovana delle Alpi con i premi

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Partenza da Bormio, il 7 agosto e tappa finale a Belluno il 7 ottobre, nel mezzo due mesi fitti di appuntamenti attraverso la realtà alpina di Friuli, Veneto, Trentino Alto Adige, Lombardia, Piemonte e Valle d'Aosta. Una campagna che metterà sotto la lente di ingrandimento vizi e virtù delle Alpi italiane con decine di iniziative e che esordisce con l'assegnazione delle bandiere nere ai predoni della montagna e delle bandiere verdi ai casi di eccellenza nella gestione del territorio. Monitoraggio dell'inquinamento atmosferico, piccoli comuni e tipicità locali, trekking a caccia di abusi, convegni, sagre paesane, falò tradizionali: per 2 mesi le Alpi italiane saranno "sorvegliate speciali".

Carovana delle Alpi 2004, la campagna di Legambiente sullo stato di salute delle Alpi, realizzata in collaborazione con il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio, comincia con un trekking nel Parco nazionale dello Stelvio a caccia di abusi e scempi edilizi, per proseguire con decine di convegni e dibattiti, sagre paesane e falò negli alpeggi, tappe nei piccoli comuni, ma senza dimenticare il monitoraggio dell'inquinamento. Quest'anno attenzione puntata sulle più famose e frequentate località turistiche: da Cortina a Courmayeur, da Livigno a Ortisei, in dodici località verranno effettuate le analisi dei maggiori inquinanti atmosferici con l'obiettivo di mettere in luce gli effetti del traffico sulla qualità dell'aria di montagna e per stimolare gli amministratori locali verso forme di mobilità turistica alternative all'uso delle automobili. Di particolare suggestione saranno i tanti falò che verranno accesi in agosto nei parchi regionali e nazionali e in molti piccoli comuni a cui Legambiente partecipa in collaborazione con Federparchi. Da segnalare quelli previsti nel Parco dei Laghi di Avigliana in Valle Susa, nel Parco nazionale del gran Paradiso e sul Monte Baldo nel veronese. Ma una dozzina di falò illuminerà la notte anche tra le sponde del Lario e la bassa Valchiavenna, dove numerosi piccoli comuni organizzeranno feste notturne nelle loro frazioni di quota in segno di adesione alla campagna "Piccola Grande Italia" di Legambiente.
Insomma dalle valli piemontesi a quelle carniche, Legambiente viaggerà con l'obiettivo di valorizzare le risorse locali, sottolineare l'importanza delle aree protette, far conoscere i piccoli comuni e le loro tradizioni, ma anche denunciare degrado, abusivismo e cemento d'alta quota, inquinamento e i tanti nemici della montagna.

"Saranno due mesi molto intensi, spesi a diretto contatto con le realtà locali e alla ricerca di soluzioni e buone alleanze per curare i mali delle Alpi e preservare e valorizzare i casi di eccellenza di cui pure è ricco l'arco alpino - spiega Damiano Di Simine, responsabile della Carovana delle Alpi - . Ma anche per ricordare al nostro Paese l'impegno internazionale assunto con la Convenzione delle Alpi, che vede l'Italia in grave ritardo nella ratifica dei protocolli attuativi".
Ma torniamo alle bandiere nere e verdi, assegnate ai più clamorosi casi di demerito/merito tra le località alpine. "Senza la presunzione di aver esaurito i casi interessanti - prosegue Di Simine - la consegna delle bandiere vuole essere un segno di denuncia, ma anche di riconoscimento, utile a migliorare il lavoro degli enti e delle amministrazioni impegnati nel territorio non certo facile e complesso delle Alpi. Colpisce in particolare il fatto che quest'anno a essere colpite dalle bandiere nere sono le Province Autonome di Trento e di Bolzano dove sono in atto numerosi progetti di infrastrutture ad alta quota. Pur restando due ottimi esempi di governo del territorio, siamo preoccupati per i troppi segnali in controtendenza".

Sul sito di Legambiente tutte le bandiere regione per regione.

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