Le origini di PeaceLink e le nuove prospettive della telematica sociale

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Carlo Gubitosa - Foto: PeaceLink.it 

Dal giovanile incontro con Alessandro Marescotti, presidente di PeaceLink ai progetti futuri con il vignettista Mauro Biani: Laura Tussi intervista Carlo Gubitosa

Come e quando nasce il tuo impegno nell’attivismo sociale?

Correva l'anno 1982, ed io ero un ragazzino di seconda media. Mia mamma mi portò ad una festa dell'Unità nella villa Peripato di Taranto, e fu così che incontrai Alessandro Marescotti che organizzava corsi di "alfabetizzazione informatica". Il personal computer Ibm era appena stato messo in commercio, e alla prima lezione di quel corso Alessandro ci disse: "Tra qualche anno il potere sarà controllato da chi controllerà queste tecnologie. Per questo motivo vogliamo spostare in basso questo potere per metterlo a disposizione dei cittadini". Una visione tecnopolitica che quarant'anni dopo si è rivelata una lucidissima profezia. 

Da quali ideali sei motivato?
Dagli ideali di azione diretta nonviolenta che ho assorbito partecipando alle attività dell'associazione PeaceLink, dall'educazione alla libertà, al pensiero critico, e all'autonomia che ho ricevuto all'interno dello scoutismo, dalla cultura sociale antifascista che ho avuto in eredità da mia madre e dalla spiritualità cristiana che mi è stata trasmessa da tutto l'ambiente familiare. Un tempo credevo che nell'arco della mia vita avrei potuto celebrare la fine degli eserciti, oggi mi basta che all'Onu siano state bandite le bombe atomiche al netto di una minoranza di stati canaglia che si ostina ad utilizzarle come folle strumento di deterrenza.

Racconta la tua esperienza
La mia esperienza nel settore della comunicazione sociale è legata a doppio filo alle esperienze fatte all'interno dello scoutismo dove ho avuto l'onore di contribuire al libro "Il Grande Gioco della Pace, Educare alla pace e alla nonviolenza con il metodo scout", nel movimento pacifista, al quale ho partecipato da ingegnere scrivendo a metà degli anni '90 il libro "Telematica per la pace" con Alessandro Marescotti ed Enrico Marcandalli, nel movimento altermondialista, dove ho raccolto nel volume "Genova, nome per nome" l'esperienza di quella "galassia sociale" fatta da centinaia di organizzazioni, associazioni e gruppi informali provenienti da tutto il mondo, che hanno animato la contestazione del 2001 verso il modello di sviluppo neoliberista, che oggi più che mai si è confermato insostenibile e inadatto ad affrontare le grandi sfide del nostro tempo: la crisi climatica, le migrazioni, la spesa sociale e culturale ai minimi storici mentre la spesa militare aumenta inesorabilmente. Dall'attivismo sociale ho ricevuto tante esperienze e conoscenze che ho messo a frutto nella mia attività di giornalista, saggista e scrittore di fumetti, e resto convinto che il miglior modo di fare qualcosa per se stessi sia quello di fare e dire qualcosa di utile per gli altri. 

Quali sono i tuoi progetto attuali e futuri? 
Insieme agli amici di PeaceLink abbiamo lanciato la piattaforma sociale.network, una alternativa alle piattaforme di social networking commerciali e orientate al profitto che stanno diventando dei veri e propri centri di potere occulto che hanno condizionato importanti processi politici come è avvenuto nel caso del Brexit, dove la società di consulenza Cambridge Analytica ha generato delle documentate e indebite influenze nel processo democratico britannico, con conseguenze che hanno coinvolto tutta l'Europa, che ora si trova più disgregata di fronte all'ascesa del nazionalismo, del populismo e dell'antieuropeismo. Su Sociale.network, invece, non facciamo profilazione degli utenti e non la vendiamo a terzi per propaganda politica, usiamo software libero e trasparente senza algoritmi occulti di manipolazione, non abbiamo contenuti pubblicitari e tanto le regole di partecipazione quanto l'attività di moderazione sono espressione della comunità virtuale che si riconosce nei principi ecopacifisti che ispira questa piattaforma inserita nel "fediverso", un network decentralizzato di nodi indipendenti che ad oggi conta quattro milioni di utenti sparsi in più di cinquemila comunità virtuali create in giro per il mondo. 

Hai nel cassetto qualche libro o progetto in fase di produzione?
Con l'associazione Altrinformazione, fondata da me e da Mauro Biani per produrre fumetti di impegno civile, abbiamo dato alle stampe diversi volumi di giovani autori che non trovavano spazio nel mercato tradizionale dell'editoria a fumetti. E restiamo aperti a qualunque proposta per un progetto di pubblicazione in crowdfunding che unisca il linguaggio del fumetto all'utilità sociale.

Tutti gli articoli di Laura Tussi sul sito PeaceLink.it in collaborazione con Fabrizio Cracolici.

Laura Tussi

Docente, giornalista e scrittrice, si occupa di pedagogia nonviolenta e interculturale. Ha conseguito cinque lauree specialistiche in formazione degli adulti e consulenza pedagogica nell'ambito delle scienze della formazione e dell'educazione. Coordinamento Italia Campagna Internazionale ICAN - Premio Nobel per la Pace 2017 per il disarmo nucleare universale, collabora con diverse riviste telematiche tra cui PressenzaPeacelinkIldialogoUnimondo, AgoraVox ed ha ricevuto il premio per l'impegno civile nel 70esimo Anniversario della Liberazione M.E.I. - Meeting Etichette Indipendenti, Associazione Arci Ponti di Memoria e Comune di Milano. Autrice dei libri: Sacro (EMI 2009), Memorie e Olocausto (Aracne 2009), Il dovere di ricordare (Aracne 2009), Il pensiero delle differenze(Aracne 2011), Educazione e pace (Mimesis 2012), Un racconto di vita partigiana - con Fabrizio Cracolici, presidente ANPI Nova Milanese (Mimesis 2012), Dare senso al tempo-Il Decalogo oggi. Un cammino di libertà (Paoline 2012), Il dialogo per la pace. Pedagogia della Resistenza contro ogni razzismo (Mimesis 2014), Giovanni Pesce. Per non dimenticare (Mimesis 2015) con i contributi di Vittorio Agnoletto, Daniele Biacchessi, Moni Ovadia, Tiziana Pesce, Ketty Carraffa, Antifascismo e Nonviolenza (Mimesis 2017), con Alfonso Navarra, Adelmo Cervi, Alessandro Marescotti.  Collabora con diverse riviste di settore, tra cui: "Scuola e didattica" - Editrice La Scuola, "Mosaico di Pace", "GAIA" - Ecoistituto del Veneto Alex Langer, "Rivista Anarchica". Promotrice del progetto per non dimenticare delle Città di Nova Milanese e Bolzano www.lageredeportazione.org e del progetto Arci Ponti di memoria www.pontidimemoria.it. Qui il suo canale video.

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