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Le lobby dei servizi e la campagna WTO
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Italia, Inghilterra e Francia starebbero esercitando pressioni sul Fondo monetario internazionale (Fmi) allo scopo di ottenere un aumento tra il 20 e il 30 per cento delle tariffe pubbliche e dei combustibili in Argentina. Con l'inflazione passata da zero al 50 per cento dall'inizio dell'anno a oggi, il 53 per cento della popolazione al di sotto della soglia della povertà (9 milioni gli indigenti), la costante riduzione degli stipendi e la sostanziale perdita del potere d'acquisto, un provvedimento simile avrebbe conseguenze drammatiche nel Paese sudamericano, oltre a far impennare la stessa inflazione. In Salvador il presidente Francisco Flores ha sollecitato il Congresso a fare marcia indietro e congelare tre disegni di legge presentati in assemblea lo scorso 12 ottobre mirati a privatizzare l'Isss (Istituto salvadoregno di sicurezza sociale). Durante il Forum Sociale Europeo è stata lanciata la nuova campagna italiana all'interno della rete mondiale "Il nostro mondo non è in vendita", sugli accordi commerciali della WTO. Nel settembre 2003 i governi del WTO si riuniscono a Cancun per decidere l'allargamento del mandato dell'istituzione a competizione, appalti pubblici ed investimenti. C'è il rischio che il MAI, famigerato accordo per la liberalizzazione degli investimenti, bloccato nel 1998 dalla società civile e dai parlamenti nazionali in Europa, venga approvato.
Pubblicato il: 11.11.2002
" Fonte: » Misna, Rete di Lilliput, Campagna Stop Wto;