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Lav: un italiano alla finale europea del concorso fashion design
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La LAV, coordinatrice in Italia della seconda edizione del concorso internazionale "Design Against Fur!" organizzato dalla Fur Free Alliance (coalizione internazionale di 35 associazioni anti-pellicce), ha il piacere di annunciare i vincitori della finale europea del concorso per la realizzazione di un nuovo manifesto pubblicitario contro le pellicce:
1° classificato: (premio di 1.000 euro): Julianna Kasza, "University of Craft & Design", Ungheria
2° classificato (premio di 500 euro): Kwint de Meyer, "Sint-Lucas Gent", Belgio
3° classificato (premio di 250 euro): Alberto Manelli, "Accademia di Comunicazione" di Milano, Italia
Il concorso "Design Against Fur!" è rivolto a studenti di fashion design, belle arti, comunicazione, marketing, grafica pubblicitaria e disegno multimediale. Oltre 300 studenti provenienti da 18 Paesi (da Europa, Stati Uniti, Canada, Australia, Asia del Pacifico) hanno partecipato alla competizione, con proposte di livello qualitativo molto alto, secondo quanto dichiarato dalla giuria qualificata che ha esaminato i lavori dei concorrenti. La giuria era composta da:
à Robert Bean, dell'agenzia pubblicitaria "BANC" di Londra
à Jeremy Pemberton, primo direttore creativo dell'agenzia pubblicitaria "DMB & B" di Londra
à Geoff Fowle, capo Dipartimento di Disegno Grafico presso il "St Martin's College of Art and Design" di Londra
à Mark Glover dell'associazione Respect for Animals
La competizione europea è stata coordinata a livello europeo da Nicki Brooks, direttore di Respect for Animals, storica associazione animalista britannica che lotta contro il commercio di pellicce, e a livello nazionale da Simona Cariati, responsabile della campagna anti-pellicce della LAV, la più importante associazione animalista italiana.
In particolare, quest'anno i concorrenti dovevano realizzare un manifesto che trasmettesse il seguente messaggio: "Quando compri o indossi un capo con inserti di pelliccia stai contribuendo alla sofferenza degli animali. I consumatori hanno il potere di fermare il massacro degli animali per la produzione di inserti di pelliccia." L'industria della pellicceria, infatti, ha invaso il mercato con capi rifiniti con inserti di pelliccia a basso costo, compiendo ogni sforzo possibile per risollevare le sue sorti in declino durante gli ultimi dieci anni.
"Molte persone sbagliano nel ritenere che gli inserti di pelliccia consistano in semplici "avanzi" della produzione di un cappotto interamente realizzato in pelliccia - ha dichiarato Simona Cariati, responsabile settore Pellicce della LAV - Ad esempio, il 90% delle pellicce di volpi uccise negli allevamenti viene utilizzato specificatamente per la produzione di inserti di pelliccia. Inoltre, molti consumatori comprano un inserto di vera pelliccia credendo che sia sintetico, perché l'inserto non è indicato sull'etichetta come pelliccia e il prezzo è abbordabile."
Il concorso ha spinto studenti di tutto il mondo a creare dei modi innovativi di trasmettere il messaggio che l'uccisione di animali per la loro pelliccia è crudele, non necessario e assurdo nella nostra epoca.
"Quest'anno il concorso ha avuto ancora maggiore successo rispetto alla prima edizione - ha aggiunto Simona Cariati - si sono infatti iscritti a partecipare ben 82 studenti italiani, appartenenti a diverse scuole ed accademie. Ma quello che ci gratifica di più sono i risultati raggiunti dagli studenti italiani nell'ambito della competizione europea: innanzitutto la classificazione al terzo posto dello studente Alberto Manelli, iscritto all'Accademia di Comunicazione di Milano, e poi anche le menzioni d'onore assegnate ad altri quattro studenti italiani. "
Il terzo classificato parteciperà, insieme agli altri due finalisti, alla cerimonia di premiazione che si terrà oggi pomeriggio a Londra presso la Artbank Gallery. I loro posters, insieme a quelli dei 25 ragazzi che hanno ricevuto le menzioni d'onore, saranno inoltre esposti dal 15 al 19 Giugno (dalle ore 11.30 alle 18.00) presso la stessa galleria d'arte; è comunque possibile visualizzarli sul sito della Fur Free Alliance all'indirizzo www.inFURmation.com
Dopo la cerimonia di premiazione a Londra, i primi tre classificati in Europa parteciperanno alla finalissima internazionale con i finalisti delle altre Aree del concorso, per la selezione del vincitore assoluto: oltre al premio di 5.000 euro messo in palio, è prevista l'opportunità che il lavoro vincente venga scelto dalla Fur Free Alliance o da una delle associazioni ad essa affiliate (come già fatto lo scorso anno dalla LAV), per la realizzazione della prossima campagna pubblicitaria contro le pellicce.