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Lav: italiani ed europei contrari alla sperimentazione sugli animali
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Italiani ed europei si dichiarano fortemente contrari alla sperimentazione animale. Lo riporta un sondaggio, effettuato tra il 24 febbraio e il 4 marzo scorso dalla Coalizione europea contro la Sperimentazione animale (European Coalition to End Animal Experiment) reso noto dalla Lav. Il sondaggio evidenzia, ancora una volta, questa netta posizione. All’indagine statistica hanno partecipato più di 1000 italiani e 7.139 cittadini europei appartenenti a Svezia, Francia, Repubblica Ceca, Germania ed Inghilterra.
I cittadini europei si sono espressi, con una media dell’82%, contro l’utilizzo di cani, gatti e primati; contro esperimenti che causano alti livelli di sofferenza o non strettamente correlati a gravi forme di malattie umane, e a favore di una banca dati pubblica in modo da eliminare la ripetizione di procedure.
La posizione espressa riflette un’opinione diffusa da anni; già nel 2006, infatti, la Commissione Europea lanciò un sondaggio che vide esprimersi oltre 42.000 cittadini, ottenendo il terzo più alto responso mai avuto rispetto ad altri questionari ed esprimendo la volontà di una maggiore tutela per gli animali utilizzati negli esperimenti (93%) e di un investimento maggiore a livello europeo per lo sviluppo e la validazione di metodi sostitutivi alla sperimentazione animale (79%).
"Nonostante la chiara posizione espressa dall’opinione pubblica, i passi avanti compiuti nella ricerca, la disponibilità di metodi alternativi alla sperimentazione animale e il riconoscimento all’interno dell’ambiente scientifico del modello sperimentale come errato se basato sull’animale per l’uomo, però, gli animali coinvolti ogni anno nella sperimentazione sono più di 900 mila, solo nel nostro Paese, 12 milioni in Europa e 115 milioni nel mondo", commenta Michela Kuan, biologa responsabile LAV Vivisezione.
Il sondaggio è stato effettuato, tramite YouGov, in un periodo cruciale per la legislazione europea in materia di protezione degli animali usati a fini sperimentali: è in corso, infatti, la revisione della Direttiva 86/609 che regolamenta l’utilizzo e l’allevamento degli animali utilizzati a fini scientifici. La consultazione, quindi, ha lo scopo di sottolineare ai Parlamentari europei e alle istituzioni governative, in vista del voto dell’Aula del Parlamento Europeo previsto per gli inizi di maggio, come questa tematica sia un argomento importante che la gente sente vicino e sul quale vuole ottenere un cambiamento riconosciuto a livello comunitario.
"La forte indicazione dell’interesse pubblico in questo ambito, le innovazioni scientifiche negli ultimi decenni e l’alto livello etico che deve contraddistinguere la scienza, devono riflettersi anche nel cambiamento delle norme. La revisione della direttiva 86/609 rappresenta un momento cruciale che non può essere sprecato" - conclude Michela Kuan.
La LAV seguirà passo per passo l’iter di voto in Aula rendendo pubbliche le posizioni degli europarlamentari che si dichiareranno favorevoli o contrari a emendamenti migliorativi per il benessere degli animali da laboratorio; con lo scopo, anche, di informare e coinvolgere i cittadini che, come sottolineato dal sondaggio, sentono questa tematica vicina e di fondamentale importanza per il futuro della ricerca.