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La difficile democrazia USA sull'Iraq
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Nella situazione di crescente ostilità da parte della popolazione irachena, alimentata anche dall'esplosione di un deposito di armi a Baghdad che ha causato almeno 12 morti e decine di feriti, le Forze Americane in Iraq continuano a proclamare la propria buona volontà nel trovare soluzioni al grave stato di emergenza sanitaria, idrica ed alimentare del Paese. Ma il loro comportamento non sembra essere in linea con tali dichiarazioni, almeno a quanto denuncia l'organizzazione Save the Children che sostiene di trovare molti ostacoli nello svolgere la propria azione umanitaria. Intanto negli Stati Uniti continuano le pressioni del mondo della pace che il prossimo 3 maggio si incontrerà a Austin in Texas, vicino alla casa del Presidente Bush per denunciare la relazione tra le numerose compagnie petrolifere texane e le forniture di armi, truppe e combustibile all'esercito americano. E sempre negli USA è prevista per il prossimo 31 maggio un'iniziativa nazionale di contro la guerra . Ancora, organizzata dal "National Youth and Student Peace Coalition" si terrà il prossimo 6 maggio una mobilitazione nazionale dal titotlo "Il mio voto per libri e non bombe".
" Fonte: Warnews, United for Peace;