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La democrazia diretta passa attraverso i nuovi Statuti Regionali
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Le vie della democrazia diretta passano anche per norme incentivanti nei nuovi Statuti Regionali. E' questa una delle conclusioni della giornata "Democrazia diretta e dimensione regionale" che ha visto riuniti insieme a Bologna, sabato 5 aprile, amministratori ed esperti di bilancio partecipativo. Jean-Blaise Picheral, della Rete Democratizzare Radicalmente la Democrazia, ha evidenziato come i modelli compresi nell'ambito delle 500 esperienze di democrazia partecipata censite dal Programma di Gestione Urbana delle Nazioni Unite, non siano replicabili, ma possano essere adattati alle forme amministrative esistenti. Ad esempio in Francia esistono alcune esperienze intermedie rispetto al Bilancio partecipativo, come gli Enveloppes de Quartier e i Fondi per la partecipazione degli abitanti (finanziati a metà da Regione e Comuni). Particolarmente significativa la presenza al seminario di Catherine Peyge, "premiere adjointe"/assessore alle finanze e alle politiche giovanili del comune di Bobigny, che ospiterà il prossimo Forum Sociale Europeo e che ha visto la recente approvazione del primo bilancio partecipativo. Nel corso della giornata sono state richiamate anche le prime esperienze italiane di bilancio partecipativo che sollevano la necessità di ripensare il rapporto fra natura delle politiche e forme della partecipazione. Il prossimo appuntamento è per il 2 maggio, nel primo pomeriggio, a Civitas (Padova Fiere) per la presentazione del testo di Allegretti sull'esperienza del bilancio partecipativo di Porto Alegre.
Fonte : World Social Agenda