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La cioccolata amara e non solidale dell'UE
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Il mondo del commercio equo ha preso subito posizione dopo la condanna di Italia e Spagna da parte della Corte di giustizia dell'Ue "per aver vietato la commercializzazione con la denominazione 'cioccolato' dei prodotti contenenti sostanze grasse vegetali diverse dal burro di cacao". La produzione di cioccolato è regolamentata nell'Ue da una direttiva del 1973 che fissava il contenuto minimo di burro di cacao, e da una nuova, varata nel 2000 ma che entrerà in vigore nel giugno di quest'anno, che autorizza l'aggiunta di sostanze grasse vegetali diverse dal burro di cacao fino ad un massimo del 5%. Ctm altromercato esprime forti preoccupazioni per la dubbia provenienza e composizione dei nuovi ingredienti e soprattutto perchè questa scelta implica conseguenze negative per 11 milioni di persone in Africa occidentale che dipendono dal cacao per il loro reddito. Inoltre Trans Fair chiede un'attenzione in più anche nei confronti dei paesi produttori e sottolinea che il "cioccolato Garantito del Commercio Equo e Solidale - CES - continuerà ad essere vero cioccolato senza grassi vegetali diversi dal burro di cacao". Contro lo sfruttamento, oltre al CES, troviamo la Global March - crociata contro lo sfruttamento del lavoro infantile - che celebra il suo quinto anniversario con un appello alla comunità internazionale per un'azione urgente per i 246 milioni di bambini che sono sfruttati nel mondo di cui tre quarti di questi sono coinvolti nelle forme peggiori. Il premio dell'Altropallone 2003 è andato ai progetti dei produttori dei Palloni Etici e Solidali. A Padova si è tenuto il primo campionato con i palloni solidali garantiti dal marchio TransFair e prodotti a Sialkot in Pakistan.
Pubblicato il: 17.01.2003
" Fonte: » Altromercato, CTM, Trans Fair, Manitese, Global March, Consumi Etici, La Tortuga;
" Fonte: » Guida Commercio Equo, Guida Consumi etici;






