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La bandiera della pace
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Foto: Unsplash.com
In questo momento, con una grave crisi in atto come quella Ucraina, raccontare la storia delle bandiere della pace vuole essere un grande monito per tutte le donne e gli uomini di buona volontà a praticare l'atto di esporre le bandiere arcobaleno, ovunque, nelle case, nelle scuole, nelle piazze, su tutti i balconi come è avvenuto in passato contro la guerra in Afghanistan e in Iraq.
Incerte ancora sono le origini della bandiera iridata quale vessillo della pace.
Nelle religioni, l’arcobaleno è segno del legame tra divinità e uomo, tra cielo e terra. Nelle antiche civiltà è spesso annuncio di tempi migliori. Pare siano stati gli Inca il primo popolo a dipingere l’arcobaleno su una bandiera e così fecero pure i nativi americani.
Nel 1900, la bandiera arcobaleno diventa vessillo dei movimenti per la pace. In Italia si diffonde dappertutto e la incontriamo nelle cronache delle manifestazioni per la pace già nel 1947. Erano costruite con pezzi di stoffa colorata e avevano un forte valore simbolico. Molte le iniziative che in quegli anni si fecero intorno alla bandiera iridata e con essa, come inaugurazioni, manifestazioni e altro ancora. In questo modo riferivano soprattutto le cronache del quotidiano l’Unità.
A Parma, in occasione dell’assemblea per l’elezione dei delegati al congresso della pace di Parigi, viene consegnata ad una staffetta la bandiera della pace che la polizia aveva fatto togliere dalla torretta della fabbrica Bormioli occupata. Dopo alcuni giorni la bandiera della pace è stata portata da un corteo di 500 ciclisti, tra cui donne e uomini, nel paese di Sala Braganza. La ‘bandiera pellegrina della pace’, come viene ormai chiamata da tutta la popolazione, verrà portata in corteo in altri centri della provincia e tornerà a Parma nell’anniversario della fine della guerra per partecipare ad una grande fiaccolata della pace.
Durante una manifestazione a Roma, un giovane si è arrampicato alle inferriate che proteggono le finestre del piano rialzato di palazzo Chigi e fra i commossi applausi dei presenti ha innalzato la bandiera iridata della pace. Durante le proteste contro l’arrivo delle armi americane in Italia, nella primavera del 1950, a Genova gli studenti dell’istituto Galilei abbandonavano le aule e si congiungevano nelle strade con i giovani operai. Sul monumento ai balilla, i giovani hanno issato la bandiera della pace.
A Roma in occasione della visita di Eisenhower, una grossa bandiera iridata è stata issata e ne sono state innalzate altre sui due più alti pali e pennoni dello stadio nel corso della partita Lazio-Bologna.
Altre bandiere sono state innalzate al mercato di Campo dei Fiori. Durante la visita in Italia del generale Ridgway, detto il generale peste, sulla spiaggia di Viareggio, provenienti da mare, sono apparse alcune bottiglie recanti, legate al tappo, bandiere della pace e scritte di protesta contro il generale della peste. A Carbonia, una grande bandiera della pace è stata issata a Monte San Milano.
A Firenze, sventolava sui capannoni la bandiera iridata della pace.
A Crotone, folti gruppi di ragazzi hanno percorso le strade all’imbrunire, recando bandiere multicolori con scritte di pace.
A Pisa, la polizia pretendeva anche che i vogatori rinunziassero a far sventolare sulle imbarcazioni tricolori le bandiere arcobaleno che erano state issate fra gli applausi della folla.
A Torino, una significativa manifestazione si è avuta dai giovani della “Grande motori” dislocata in via Cigna. Sono usciti dalla fabbrica con in testa la bandiera arcobaleno della pace.
A Siena nel 1951, sulla cima della Torre del Mangia è comparsa l’iridata bandiera della pace. A Pisa, la bandiera della pace veniva issata sulla torre pendente. A Roma, a San Lorenzo centinaia di bandierine arcobaleno sono state esposte dalle finestre sulle macerie dei bombardamenti.
A Torino, alla Fiat Ferriere, veniva innalzata la bandiera della pace sulla più alta ciminiera e, tolta da alcuni sorveglianti, veniva nuovamente issata dagli operai.
Una bandiera che ebbe popolarità fu l'immagine multicolore, con una colomba bianca al centro, disegnata da Pablo Picasso, in seguito adottata anche dall'ONU.
In Italia, è stata usata anche durante la prima edizione della marcia per la Pace Perugia-Assisi del 1961, da Aldo Capitini, fondatore del Movimento Nonviolento.
"La bandiera arcobaleno ha raggiunto la massima popolarità a partire dal 2002 grazie alla campagna italiana Pace da tutti i balconi, che fu organizzata da Padre Alex Zanotelli come manifestazione di protesta contro l'imminente guerra in Iraq. Grazie anche ad un certo riscontro mediatico, si calcola che furono esposte più di un milione di bandiere contro la partecipazione italiana alla guerra in Afghanistan e in Iraq" - da Wikipedia
Bibliografia:
L'incubo atomico:
- Petrangeli Giulio, I partigiani della pace in Italia 1948-1953, in Italia contemporanea, 1999
- Sereni Emilio, Per la libertà e la pace, contro la preparazione della guerra atomica. Discorso al Teatro Nuovo di Milano 1955, a cura del Comitato Milanese dei Partigiani della pace
- Sorrenti Deborah, L'Italia nella guerra fredda. La storia dei missili Jupiter 1957-1963, Edizioni Associate, Roma 2003
Partigiani della pace:
- Bobbio Norberto, la mia 'coscienza atomica' cominciò con Russell e Anders, in Giano, 1990
- Parri Ferruccio, I missili e la pace, in Il Ponte, 1957
- Movimento italiano della pace, Conferenza nazionale per la pace, 1958
Donne contro la guerra:
- Luxemburg Rosa, Lettere contro la guerra, Berlino 1914-1918, Prospettiva, Civitavecchia 2004
- Menapace Lidia, Chi ha paura delle donne in nero?, In L'Unità, 7 novembre 1990
- Menapace Lidia, Ingrao Chiara (a cura di), Né in difesa, né in divisa. Pacifismo, sicurezza, ambiente, nonviolenza, forze armate. Una discussione fra donne, Felina, Roma
- Morgantini Luisa, Donne soldato? No grazie, in Giano n. 28/1998
Approfondimenti su guerra e pace:
- Bravo Anna, Donne contadine e Prima Guerra Mondiale, in Ricerche storiche, n.2, 1980
- Lussu Emilio, Un anno sull'Altipiano, Einaudi, Torino 2000
- Del Boca Angelo, La guerra d'Etiopia. L'ultima impresa del colonialismo, Longanesi, Milano 2010
- Tranfaglia Nicola, Il fascismo e le guerre mondiali (1914-1945) Utet, Torino 2012
Riflessioni sulla contemporaneità:
- Pugliese F., Abbasso la guerra. Persone e movimenti per la pace dall'800 a oggi, Grafiche futura, Mattarello - Trento
- Pugliese F., I giorni dell'arcobaleno. Diario- cronologia del movimento per la pace, prefazione di Alex Zanotelli, Futura, Trento
- Pugliese F., Per Eirene. Percorsi bibliografici su pace e guerra, diritti umani, economia sociale, Forum Trentino per la pace e i diritti umani, Trento
- Pugliese F., Carovane per Sarajevo. Promemoria sulle guerre contro i civili, la dissoluzione della ex Jugoslavia, i pacifisti, l'ONU (1990-1999), Prefazione di Lidia Menapace, Introduzione di Alessandro Marescotti, Alfonso Navarra, Laura Tussi
- Manifesti raccontano...Le molte vie per chiudere con la guerra,a cura di Vittorio Pallotti e Francesco Pugliese, Recensione di Laura Tussi, Prefazione di Peter Van Den Dungen, coordinatore generale della Rete Internazionale dei Musei per la Pace e Joyce Apsel, Università di New York
- Strada G., Ma l'abolizione della guerra non è un'utopia di sinistra, in La Repubblica, 2006
Contributi femminili:
- Franca Pieroni Bortolotti, La donna, la pace, l'Europa, Franco Angeli, Milano
- Maria Montessori, La paix et l'éducation, Genève, Bureau International d'éducation, 1932
- Anna Maria Mozzoni, La liberazione della donna, a cura di F. Pieroni Bortolotti, Mazzotta, Milano
- Mirella Scriboni, in Guerre e pace, Marzo 2011
Approfondimenti sul pacifismo:
- Pallotti V., Cinquant’anni di pace in Europa: eventi e immagini, a cura del centro di documentazione del manifesto pacifista internazionale, Bologna
- Pallotti V., Perché? Guerra, corsa agli armamenti. Catalogo della mostra del manifesto contro... per una cultura di pace e nonviolenza, Bologna
- Pallotti V., Camminare per la pace. Marce e cammini per la pace e la nonviolenza, Comune di Casalecchio di Reno - Casa per la pace “la filanda”, Bologna 2009
Approfondimenti:
- Elorza, Documenti e discorsi del militare ingenuo, San Sebastian
- Erasmo da Rotterdam, Contro la guerra, a cura di F.Gaeta, L’Aquila
- Trattato sulla tolleranza, a cura di Palmiro Togliatti, Editori Riuniti Roma
Bibliografia ragionata:
- Autori Vari, Bandiere di pace, Chimienti, Taranto
- Aron, Pace e guerra tra le nazioni, tr.it. Comunità, Milano
- Balducci E., Vinceremo noi pacifisti. Fosse anche tra mille anni, in L'Unità, 6 Marzo 1991
- Bartels, L'Europa dei movimenti per la pace, in Giano n. 4/1990
- Battistelli, Sociologia e guerra. Il problema della guerra nelle origini del pensiero sociologico, Archivio Disarmo, Roma
- Bello Don Tonino, Alfabeto della vita, Paoline, Milano 2009
- Bobbio, Il problema della guerra e le vie della pace, Il Mulino, Bologna
- Collotti, G. Di Febo, (a cura di), Contro la guerra. La cultura della pace in Europa (1789-1939), Dossier Storia, Giunti, Firenze
- Rochat G., L'Antimilitarismo oggi in Italia, Claudiana, Torino
- Taylor, English History 1914-45. Oxford University Press
Analisi storiche:
- Rochat G., L'antimilitarismo oggi in Italia, Claudiana, Torino
- Rochat G., La tradizione antimilitarista del movimento operaio italiano, in La critica sociologica, 1976
- Rochat G., Breve storia dell'esercito italiano dal 1861 al 1943, Einaudi, Torino
Analisi:
- Branson, M. Haienemann, L'Inghilterra degli anni Trenta, Laterza Bari
- Ceadel, Pacifismi in Britain, Oxford University Press
Laura Tussi

Docente, giornalista e scrittrice, si occupa di pedagogia nonviolenta e interculturale. Ha conseguito cinque lauree specialistiche in formazione degli adulti e consulenza pedagogica nell'ambito delle scienze della formazione e dell'educazione. Coordinamento Italia Campagna Internazionale ICAN - Premio Nobel per la Pace 2017 per il disarmo nucleare universale, collabora con diverse riviste telematiche tra cui Pressenza, Peacelink, Ildialogo, Unimondo, AgoraVox ed ha ricevuto il premio per l'impegno civile nel 70esimo Anniversario della Liberazione M.E.I. - Meeting Etichette Indipendenti, Associazione Arci Ponti di Memoria e Comune di Milano. Autrice dei libri: Sacro (EMI 2009), Memorie e Olocausto (Aracne 2009), Il dovere di ricordare (Aracne 2009), Il pensiero delle differenze(Aracne 2011), Educazione e pace (Mimesis 2012), Un racconto di vita partigiana - con Fabrizio Cracolici, presidente ANPI Nova Milanese (Mimesis 2012), Dare senso al tempo-Il Decalogo oggi. Un cammino di libertà (Paoline 2012), Il dialogo per la pace. Pedagogia della Resistenza contro ogni razzismo (Mimesis 2014), Giovanni Pesce. Per non dimenticare (Mimesis 2015) con i contributi di Vittorio Agnoletto, Daniele Biacchessi, Moni Ovadia, Tiziana Pesce, Ketty Carraffa, Antifascismo e Nonviolenza (Mimesis 2017), con Alfonso Navarra, Adelmo Cervi, Alessandro Marescotti. Collabora con diverse riviste di settore, tra cui: "Scuola e didattica" - Editrice La Scuola, "Mosaico di Pace", "GAIA" - Ecoistituto del Veneto Alex Langer, "Rivista Anarchica". Promotrice del progetto per non dimenticare delle Città di Nova Milanese e Bolzano www.lageredeportazione.org e del progetto Arci Ponti di memoria www.pontidimemoria.it. Qui il suo canale video.