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LAV, WWF e LIPU: no alla "Serata Bestiale" il 18 dicembre
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In vista della messa in onda del programma "Serata Bestiale", prevista per giovedì 18 dicembre, alle ore 21 su Rai 1, il Presidente della LAV, Adolfo Sansolini, il presidente della LIPU Giuliano Tallone, e il presidente del WWF, Fulco Pratesi , hanno dichiarato:
"L'uso degli animali in televisione è un vecchio ed annoso problema: sembra infatti che non si possa parlare di animali se non portando animali di qualsiasi in genere in uno studio tv. Per quanto riguarda il programma "Serata Bestiale", dai promo trasmessi dalla Rai, ci sembra di cogliere un'impostazione legata ad un gioco a premi in cui gareggiano il padrone e il suo animale, coinvolti in prestazioni, le più varie. Non possiamo che essere critici verso tutte le trasmissioni che utilizzano gli animali in studio per "aumentare" l'audience e che, con un'azione mistificatoria vogliono farli passare per programmi che favoriscono l'amore verso la natura e gli animali stessi. Mentre, invece, questi animali sono molto spesso sotto sedazione e costretti a sopportare i ritmi di prove interminabili. Inoltre, nel caso in cui fossero presenti in studio anche animali esotici come coccodrilli, pappagalli, ecc. allora all'abuso sull'animale si andrebbe anche ad inserire un errato messaggio legato al commercio e al possesso di animali esotici in casa, con le conseguenze che da anni le associazioni ambientaliste e animaliste denunciano: aumento del commercio illegale, compravendita di animali esotici che poi sempre più spesso vengono abbandonati".
Pertanto LAV, Lipu e WWF, pur manifestando la propria disponibilità a future e proficue collaborazioni nel caso si vogliano impostare programmi coerenti con la mission educativa che le scriventi associazioni da anni perseguono, si riservano di intervenire in qualsiasi sede per tutelare la dignità degli animali e il rispetto del servizio pubblico a tutela, tra l'altro, anche dei minori nei confronti dei quali la spettacolarizzazione dei temi ambientali e animalisti è altamente diseducativo.