L'acqua per tutti: dichiarare illegale la povertà

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Appello del Comitato Internazionale per il Contratto Mondiale dell'Acqua al II Forum Panamazonico 2003 di Belem do Para' 17-19 gennaio 2003

Siamo in Brasile, il paese che possiede l'11% delle risorse idriche dolci del pianeta e il 25% delle acque di superficie del mondo. Ma soprattutto siamo nel paese il cui popolo ha eletto Lula come suo presidente. Ignacio "Lula" da Silva ha ridato vita alla speranza. Anche noi, non brasiliani, siamo nella speranza e vogliamo vivere questa speranza.

Senza acqua non vi e' vita. Ora il Brasile mostra che il non accesso all'acqua, come al cibo, non e' dovuto alla mancanza d'acqua, o di cibo, ma alla poverta'. Per questo il presidente Lula ha fatto di "fome zero" il suo primo e fondamentale obiettivo.

L'obiettivo "pobreza zero" nel mondo debe diventare lo spirito della speranza per tutti coloro che si battono per il diritto all'acqua e per l'acqua come bene comune appartenente alla vita sul pianeta.

Secondo i Millenium Development Goals definiti dalle Nazioni Unite nel settembre 2000, la risoluzione finale della Conferenza Mondiale sul Finanziamento dello Sviluppo a Monterrey (marzo 2002) e la Dichiarazione politica del III Vertice Mondiale sullo Sviluppo Sostenibile a Johannesburg (settembre 2002), i potenti del mondo considerano che non e' piu' possibile sradicare la poverta'. Cercano di far credere che il diritto di vivere non appartiene a tutti. Secondo loro, l'unico obiettivo ambizioso e realista e' di dimezzare al 2015 l'attuale numero di "grandi poveri" (1,3 miliardi di persone), nel mentre sappiamo che esistono 2,7 miliardi di poveri. Il che significa l'accettazione dell'inevitabilita' di 3 miliardi di poveri nel 2015, come minimo, su una popolazione mondiale di 7,5 miliardi.

Da Belem, dal Brasile di Lula, dobbiamo dichiarare che cio' e' inaccettabile. E' dal Brasile, dall'America del Sud, in cooperazione con i popoli europei, africani, asiatici e dell'America del Nord che deve partire la mobilitazione popolare mondiale per la proclamazione dell'illegalita' della poverta'.

Come nel XIX secolo, la dichiarazione dell'illegalita' della schiavitu' rappresento' una delle piu' grandi conquiste sociali e culturali dell'umanita', cosi' il secolo XXI deve affermare l'illegalita' della poverta'.

Il diritto all'acqua per tutti passa attraverso lo sradicamento della poverta', il che implica la lotta senza ambiguita' contro la privatizzazione e la mercificazione dell'acqua.

Invitiamo tutti i partecipanti del Forum Panamazonico a collaborare attivamente alla realizzazione del Forum Alternativo Mondiale dell'acqua che si terra' a Firenze il 21 e il 22 marzo 2003 e che ha come obiettivo di definire e promuovere in tutto il mondo una "Politica Mondiale e Locale dell'acqua fondata sul diritto di vivere per tutti, sull'acqua bene comune e sulla democrazia dell'acqua".

E' l'assemblea qui presente favorevole a un tale appello?

Riccardo Petrella, Emilio Molinari, Giorgio Riolo
a nome del Comitato Internazionale per il Contratto Mondiale dell'Acqua

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