Kossovo, le difficoltà dell'amministrazione internazionale

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La settimana scorsa ai vertici dell'UNMIK (missione in Kossovo delle Nazioni Unite) amministrazione internazionale in Kossovo è stato nominato Harri Kolkeri, ex premier finlandese al posto dell'uscente Micheal Steiner. Intanto si fanno sempre più tesi i rapporti tra parte della comunità albanese e la Comunità internazionale. Molteplici gli attentati negli ultimi giorni, uno dei quali mortale.

La notizia è stata data da Fred Eckhard, portavoce del segretario generale Kofi Annan, lo scorso venerdì. Il sostituto di Micheal Steiner a capo dell'amministrazione internazionale del Kossovo (UNMIK) sarà il finlandese Harri Kolkeri. Holkeri, secondo un comunicato emesso dall'ONU, è stato scelto per la sua ricca esperienza politica e per la reputazione di mediatore capace di costruire un consenso ampio. Il suo mandato corrisponde con la fase dell'avvio in Kossovo dei negoziati tra albanesi e serbi che dovrebbero portare, in un futuro che ancora non appare vicino, alla definizione dello status definitivo della regione.

L'Osservatorio sui Balcani nota come il compito di Holkeri sarà senza dubbio difficile. La sua nomina avviene infatti in un momento nel quale il rapporto tra l'amministrazione internazionale e parti della popolazione albanese del Kossovo si sta progressivamente deteriorando. A riprova la serie di attentati che hanno colpito la regione negli ultimi dieci giorni. L'ultimo è avvenuto a Mitrovica giovedì 24 luglio dove granate sono state lanciate in direzione del Commissariato della polizia dell'Unmik, ha causato la morte di una persona ed il ferimento di altre quattro. Gli attentati sono con tutta probabilità la risposta dei gruppi albanesi più estremisti alla condanna da parte della Corte distrettuale di Pristina, composta da giudici internazionali e locali, di quattro ex-membri dell'UCK, esercito di liberazione del Kossovo, per crimini di guerra.

Fonti: Osservatorio sui Balcani, Unmik;

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