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Kosovo: prove di convivenza a scuola
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Vi è un unico villaggio in Kossovo dove bambini albanesi e serbi non solo vanno nella stessa scuola ma frequentano assieme alcune lezioni. Si chiama Binca, ha 500 abitanti, e vi opera la Caritas italiana senza la quale sarebbe stato difficile realizzare questo progetto di convivenza. "I bambini sono il futuro ed in Kossovo questa frase assume un significato intenso" dichiara Albatros Rexhai, dipendente albanese della missione ONU nella provincia kossovara, "Devono crescere imparando a rispettare l'altro, conoscendone la lingua e condividendone i sogni". Sogni che per ora sembrano ancora contrapposti tra le due comunità, divise dalla visione sul futuro della regione. Uno stato indipendente per la maggior parte degli albanesi, una provincia autonoma della Serbia per la comunità serba. Intanto Hasim Thaci, ex leader dell'UCK ed ora leader del secondo partito del Kossovo, ha proposto una moratoria sulla definizione dello status finale del Kossovo. Ha risposto subito Goran Svilanovic, Ministro degli esteri del Governo serbo, secondo il quale in questo momento vi sarebbero ben altri problemi da risolvere tra i quali il miglioramento delle condizioni di vita della popolazione. Al "protettorato" ONU in Kossovo sono molti a guardare come esempio mentre si valuta quale sarà lo spazio di coinvolgimento delle Nazioni Unite nell'Iraq del dopoguerra. Se però in Kossovo la diplomazia ufficiale sembra all'impasse qualche piccolo passo viene fatto da quella dal basso: il Tavolo trentino con il Kossovo, programma di cooperazione decentrata, è riuscito in questi anni grazie a progetti creativi a mettere in contatto e a confronto ragazzi serbi, albanesi e rom. L'ultima occasione è stata una settimana bianca in Kossovo nella quale si è sciato ma anche discusso di convivenza.