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Korogocho. Ma anche
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Ed alla fine, abbiamo litigato. Mai paura. Succede nelle migliori famiglie, capita spesso in redazione. C’è chi, come il sottoscritto, non avrebbe voluto mettere online l’articolo di Merlo e chi si. Ho perso. Con diritto di replica.
Ho avuto più occasioni di visitare lo slum più famoso di Nairobi e pur confermando tutto ciò che scrive il collega ci aggiungerei un “ma anche” di veltroniana memoria.
Bimbi. Vieni accolto ancora dai bimbi. Amazungu, amazungu. Gridano. Luridi, magri, sporchi ma con un sorriso così. Pestano tutto a differenza nostra. Nel camminare saltiamo come attraversassimo un torrente. Di pietra in pietra. Ridono come matti. A differenza dei loro coetanei in town costretti all’ipermercato ed al fast food tutte le domeniche. Obesità ed anoressia dilagano con la borghesia. Anche al sud.
Donne. Le donne kikuyu se ne stanno sedute piantate al mercato. Tutto è mercato. Vuoi un chai? Ce n’è sempre. Hanno un culo così. Più sono grasse e più valgono. Fitness, personal trainer, diete personalizzate...what does it means? La domenica tirano fuori dei vestiti immacolati e scarpe impeccabili per la messa. Elegantissime. Matriarcali.
Uomini. Arrampicatori sociali. Uno su mille ce la fa. Le baracche sorgono non lontano dalla City e le opportunità per una capitale con il doppio del nostro Pil ogni tanto arrivano. Ed allora non ve n’è per nessuno. Il resto “economia informale”, traffici e birra. Il miracolo è che si campa.
Cani. Randagi. Passano dalle discariche alle baracche. Pet therapy? Il mio comune in Italia spende 70.000 euro anno per sacchetti di carta per raccogliere i loro prodotti. Se lo racconto al Bagaza (capo riconosciuto dalla comunità) di Korogocho rischia l’infarto.
Preti. Chiesa cattolica o protestante? La terza via è una costellazione di sette ove tutti celebrano, cantano o si autoproclamano Vescovi. Se non sostieni la mia Chiesa andrai all’inferno. E giù offerte. I predicatori non si fermano mai. Voce, microfono e cassa. Al mattino battono il gallo.
Società civile. Ed è proprio da questa baraccopoli che è partita la campagna W Nairobi W o il sostegno alla campagna per la cancellazione del debito o, ancora, una straordinaria partecipazione al World Social Forum. Libertà è partecipazione. Giorgio Gaber.
Musica. 24 ore non stop. Miriam Makeba si confonde con il rap e l’heavy metal che i giovani nel 2003 usarono per spodestare il dittatore Moi con una sola parola rap che risuonava ovunque: Unbwogable! Oggi lo fanno nella primavera araba. Con un certo ritardo. In Europa? Zitti! Che dormono. Signori, pensiamoci bene, non è un caso che il blues o il jazz sia nato negli slums.
Media. Molti giovani animano una radio locale le cui onde si propagano anche al di fuori dello slum. Sino a noi. Si denuncia e si rischia...Come ai tempi di Peppino Impastato. Koch fm 99.9
Differenziata. Una baraccopoli che vive sulla differenziata. Centinaia di persone che scavano sulla più grande discarica di Nairobi per discernere plastica con plastica, ferro con ferro, carta con carta. Il tutto va rivenduto nel mercato second hand. Le 8 R di Latouche? Deja vu, S’il Vous Plait.
Scuola. Ogni scuola che si rispetti deve avere il proprio campo da calcio, l’asta per la bandiera, gli insegnanti puntuali, ragazzini in grembiule e pure una biblioteca. Grossi pentoloni girano polenta senza sale e cavoli. Che cavolo volete di più?
Soldi. Ne possono spuntare molti. L’apparenza inganna. Tra Istituzioni di microfinanza e cooperative di credito le opportunità tra il formale e l’informale di avere un prestito non manca. Anche al di fuori dello strozzinaggio. Ne sa qualcosa Leonardo Becchetti Presidente del comitato etico di Banca Etica che proprio a Kariobangi ha implementato uno degli esperimenti più riusciti di microfinanza.
Mutualità. Nell’anno internazionale delle cooperative il Kenya è protagonista affatto marginale. Oltre ad essere uno dei paesi africani con il maggior numero di cooperative (Sacco) ha un tessuto sociale fatto di mutualità. Ciò ha portato il governo ad avere un Ministro dedicato alle cooperative.
Si. Certo. Anche la ndrangheta è mutuale...ma non certo solidale. Tutto il mondo è paese.
Bello. Korogocho sa anche esser bella. Lo testimoniano i murales dipinti sui pochi muri possibili. Artisti di strada. Certo. Ma in altre baraccopoli i murales servono da denuncia...e con che coraggio.
Spettacolo. Il più grande spettacolo dopo il bing bang si chiama Peolpe United for a New Korogocho. Forza, vitalità e passione. What else?
ps. l’autore è formatore per la Camera di commercio di Padova. Mentre ha scritto questo pezzo una delegazione d’imprenditori veneti è partita per Nairobi in cerca di opportunità d’investimento. Motivazione: Vi sono molti giovani intraprendenti!