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Italia: si intensifica la pressione sul G8, "non è più tempo di promesse"
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In vista del Summit del G8 a L'Aquila (8-10 luglio), la Coalizione Italiana contro la povertà - GCAP ha incontrato venerdì scorso il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, per consegnargli le sue richieste e le oltre 1milione e 500mila firme raccolte da GCAP Global nel mondo. "Il Presidente Berlusconi ha apprezzato l’analisi precisa dei contesti e le proposte interessanti contenute nell’appello, condividendone l’analisi sulla gravità della situazione" - ha detto a Vita Sergio Marelli che guidava la delegazione della GCAP. "Il Presidente del Consiglio ha garantito il suo impegno personale nel rappresentare le istanze contenute nell’appello all’incontro dei G8anche se si è poi detto 'pessimista' nei confronti di come verranno accolte dagli altri membri".
La Focsiv insieme con una nutrita delegazione dell’associazionismo cattolico ha svolto la scorsa settimana una serie di incontri istituzionali con i principali ministri italiani che saranno presenti al G8 ai quali hanno presentato l'appello "Per un’agenda di speranza" (in .pdf). Nell'appello le associazioni cattoliche sottolineano che "nonostante timidi passi avanti, molto resta ancora da fare per rispettare gli impegni presi, ancor più oggi, quando le condizioni dei poveri peggiorano a causa dalle crisi alimentare, climatica, finanziaria ed economica". "I pochi progressi compiuti verso il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, tra cui i 150 milioni di persone uscite dalla soglia di povertà, rischiano di essere totalmente annullati dagli effetti di queste crisi, in particolare sulle economie vulnerabili e le popolazioni dei Paesi più poveri" - denunciano le associazioni.
Anche il papa Benedetto XVI in una lettera al Presidente del Consiglio italiano ha chiesto che il G8 "ascolti la voce dell’Africa e dei Paesi meno sviluppati economicamente" e di "ricercate modi efficaci per collegare le decisioni dei vari raggruppamenti dei Paesi, compreso il G8, all’Assemblea delle Nazioni Unite, dove ogni Nazione, quale che sia il suo peso politico ed economico, può legittimamente esprimersi in una situazione di uguaglianza con le altre".
Un tema sul quale si è espresso anche il Segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon in un’intervista al 'Corriere della Sera' ha affermato che "di fronte alle crisi globali il G8 non basta". "Di fronte alle crisi attuali, dalla povertà alla crisi alimentare a quella energetica e alla salute pubblica, nessun paese per quanto potente e ricco di risorse si può muovere da solo". "Abbiamo bisogno – sostiene Ban Ki-moon – di una partnership globale. Questo è ciò che chiamo nuovo multilateralismo, sorretto da principi, risorse e volontà politica". Nell’intervista Ban Ki-moon ha ricordato anche le promesse non mantenute del G8 verso l’Africa. "Temo – osserva il Segretario generale – che la crisi finanziaria globale abbia abbassato il livello di impegno".
La scorsa settimana la Conferenza Onu sulla crisi finanziaria ed economica e gli impatti sullo sviluppo che aveva lo scopo di elaborare delle soluzioni per la regolamentazione dei mercati finanziari, sul problema del debito estero e sulla necessità di trovare nuove risorse finanziarie per le nazioni più povere ha visto partecipazione sotto tono soprattutto dei Paesi ricchi. In apertura il presidente dell'Assemblea Generale dell'Onu, Miguel D'Escoto Brockmann aveva rivolto un preciso richiamo soprattutto ai Paesi ricchi ricordando che "le conseguenze della crisi mondiale devono essere affrontate in un consesso come l'Onu e non nei vertici ristretti dei Paesi più industrializzati. Il luogo più indicato per discutere questo genere di problemi è l'Onu, cioè il G192".
Si intensificano intanto le iniziative della società civile in vista del G8 de L'Aquila. La coalizione Coalizione Italiana contro la Povertà (GCAP) ha esposto nellestazioni delle principali città italiane i cartelloni della campagna "PRESS THE 8" per invitare i cittadini a far pressione sui G8 affinchè diano ascolto alle necessità dei Paesi del Sud del mondo riconoscendone le istanze. In un video online dodici artisti della musica italiana fanno pressione sui leader contro la povertà e per gli Obiettivi del Millennio.
Si conclude oggi in Sardegna il Forum Gsott8!, l'evento che anche attraverso collegamenti online con esperti internazionali, attivisti e intellettuali ha posto l'attenzione sulle istanze promosse dal Sud del mondo. [GB]