Italia: per una finanziaria di pace e non di guerra

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E' atteso per questa sera il via libero definitivo della Camera al maxi decreto che fa parte della manovra 2004, grazie alla fiducia che il governo ha deciso utilizzare per arrivare ad una rapida approvazione.

Il Governo presentera' alla discussione della Camera una finanziaria "blindata", per timore che la sua approvazione causi fratture interne ad una maggioranza altamente instabile. Ma questo naturalmente non basta a placare le voci di coloro i quali s'oppongono alle misure che il Governo vuole approvare. Anche attraverso lo strumento dello sciopero della fame.

La coalizione di trenta organizzazioni della società civile Sbilanciamoci!, che fornisce una lettura complessiva degli orientamenti di politica economica del Paese e formula possibili proposte alternative, ha recentemente messo in rilievo come nella legge finanziaria attualmente in discussione alla Camera anche i tanto proclamati incentivi alle imprese ed allo sviluppo siano esclusivamente misure di facciata. Resta infatti pessimo il quadro per quanto riguarda i fondi per i giovani ricercatori, si cerca di promuovere la competitività delle nostre aziende esclusivamente attraverso la promozione del 'Made in Italy', e si sono previsti 135 milioni di euro (il 50% in più di quanto si stanzia per la scuola pubblica) per i decoder per il digitale terrestre.

Sbilanciamoci! ha elaborato una manovra alternativa che prevede - tra l'altro - misure per la redistribuzione e la regolamentazione dei mercati, con un aumento dell'aliquota fiscale (+3%) per le imprese con più di 2,5 milioni di euro di reddito, una tassa sulla pubblicità, una sui diritti televisivi legati allo sport spettacolo. Tutte risorse che potrebbe essere utilizzate per il finanziamento della ricerca e per gli investimenti nell'istruzione.

Per una finanziaria di pace e non di guerra ha deciso di intraprendere lo sciopero della fame padre Angelo Cavagna, Presidente del Gruppo Autonomo di Volontariato Civile in Italia (GAVCI). Attualmente al dodicesimo giorno di digiuno padre Cavagna ricorda quotidianamente che si batte per promuovere una finanziaria di pace che tagli le spese militari ed aumenti quelle sociali, in particolare quelle legate alla cooperazione internazionale e sul capitolo del servizio civile. "Il mio obiettivo non è partitico" ricorda padre Cavagna "bensì morale e religioso. Ho sotto gli occhi milioni di povera gente, specialmente bambini, massacrati da guerre e fame in tanti paesi del terzo mondo".[DS]

Altre fonti: Sbilanciamoci!;

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