Italia: migranti, i diritti calpestati

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A Lampedusa è piena emergenza e dall'isola, porta italiana sul nord Africa, non arrivano grandi novità se non che "mancano bare per seppellire i migranti ed il centro di detenzione è già oltre i limiti di capienza": è la denuncia che fa l'associazione Meltingpot. Intanto un gruppo di ricerca della Oxford University sui rifugiati denuncia l'assenza di una vera e propria politica i merito ai migranti nel contesto italiano che "presenta ancora caratteristiche tipiche di un Paese di emigranti e non soggetto a forti immigrazioni".

"Come già avvenuto in passato anche per queste due ultime tragedie si tratta di persone, provenienti dalla Somalia, che avrebbero avuto tutto il diritto di chiedere asilo nel nostro paese e non essere costrette ad affrontare viaggi che spesso li portano alla morte", lo afferma Fulvio Vassallo Paleologo, dell'ASGI di Palermo in un'intervista riportata da Meltingpot. "Lampedusa è particolarmente strategico perché in realtà il proposito recondito è quello di realizzare poi i rimpatri almeno verso i paesi dove ci sono accordi di riammissione direttamente da questi luoghi, evitando che fisicamente queste persone possano entrare in altre parti d'Italia" denuncia Paleologo che poi ricorda come "la mancanza di una normativa sull'asilo, l'impossibilità di chiedere asilo rivolgendosi per esempio ad un nostro consolato in un altro paese come l'Egitto o la Tunisia, tutto questo ingrassa le tasche dei trafficanti. Se ci fosse una normativa sull'asilo che permettesse a queste persone di entrare legalmente è evidente che potrebbero arrivare nel nostro paese tranquillamente con un aereo o con un traghetto e non annegare in mare".

E proprio sulla mancanza di una moderna normativa sul diritto d'asilo si concentra un recente studio realizzato da un gruppo europeo di ricerca che fa capo alla Oxford Brookes University. Questo sarebbe causato, secondo i redattori dello studio, dall'incapacità degli sforzi effettuati nei tardi anni '90 dalla Commissione per l'Integrazione degli Immigrati di concretizzarsi, dall'assenza di risorse investite su questo specifica questione, dall'impatto limitato dei programmi in atto rispetto ad un'emergenza sempre più ampia e pressante.

Un appello arriva anche da Carlo Azeglio Ciampi. "L'Italia e l'Europa debbono e possono fare di più" di fronte al fenomeno dell'immigrazione, "anche promuovendo una collaborazione maggiore da parte dei Paesi da cui questi natanti provengono". E' la convinzione del presidente della Repubblica, resa pubblica durante una visita ufficiale a Bucarest, il giorno dopo la tragedia di Lampedusa. "Direi che l'esperienza che abbiamo in Adriatico ci conforta che si possano trovare soluzioni valide", ha detto ancora il presidente della Repubblica. [DS]

Altre fonti: Oxford Brookes University, RaiNews24;

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