Italia: le proposte dell'Assemblea del Volontariato per una politica di integrazione

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"Vogliamo prendere parola": con queste battute il portavoce del Forum del Terzo Settore, Andrea Olivero ha chiuso sabato scorso l'Assemblea del Volontariato Italiano i cui lavori, nella giornata conclusiva, sono stati condotti da Fausto Casini, coordinatore della Consulta per il Volontariato.

Tra gli interventi significativo quello di Mario Sepi, Presidente del Cese - Comitato Economico e Sociale Europeo che ha posto l'attenzione alle tematiche legate all'Europa, ove si contano oltre 100 milioni di volontari, affermando che "il capitale sociale dell'Unione Europea deve essere salvaguardato e il volontariato ha un ruolo fondamentale nella lotta alla povertà e all'esclusione sociale". Carlo Borgomeo, Presidente della Fondazione per il Sud, riallacciandosi ad uno dei temi toccati ieri dal Presidente della Repubblica Napolitano ha evidenziato che "il divario Nord Sud sta avendo segnali di vitalità importante anche se nel Sud sono più pericolosi i tentativi da parte della Pubblica di farne una stampella".

Nel suo intervento il Vice Presidente dell'Acri Antonio Miglio ha affermato "Vogliamo proseguire la collaborazione con il volontariato e il terzo settore perche li consideriamo partner strategici".
Nel presentare il documento conclusivo, approvato poi all'unanimità dall'Assemblea, Marco Granelli, presidente di CSVnet ha affermato "I CSV costituiscono un sistema diffuso e strutturato per la sua qualificazione ed è necessario che le loro risorse non siano messe in dubbio dalla crisi garantendo risorse adeguate e una loro diffusione sul territorio anche con strumenti efficacia efficienza e innovazione, come previsto dall'art.15 legge 266".

Il "Documento Conclusivo" (in .pdf) assume interamente l'intervento del Presidente della Repubblica, esprime una forte richiesta di continuare il processo interno ed esterno avviato ed individua le priorità del lavoro comune del volontariato.

Tra i punti che esso affronta: il processo di armonizzazione e semplificazione normativa, che prevede tra l'altro la stabilizzazione del 5 x mille, l'istituzione del registro nazionale delle ODV, il consolidamento del servizio civile; la possibilità di di svolgere il proprio ruolo propositivo in tutte le politiche pubbliche; il rafforzamento del fondo per le politiche sociali e per gli altri fondi specifici tra cui quello per la non autosufficienza; l'avvio di interventi per l'integrazione delle persone disabili; l'impegno per il raggiungimento degli Obiettivi del millennio; un deciso cambiamento della parte "immigrazione" del decreto Sicurezza e una politica di integrazione che riconosca il diritto di asilo e di cittadinanza.

Inoltre nel documento si può leggere: "Nell'esercizio del suo ruolo politico - consapevole di rappresentare i bisogni e le istanze della comunità, soprattutto dei più deboli - rivolge la seguente richiesta alle Istituzioni: Chiede che non venga approvato l'emendamento alla Finanziaria che consentirebbe di mettere all'asta i beni confiscati alla mafia, con il rischio che le organizzazioni mafiose ne rientrino in possesso, ma si aumentino, invece, le risorse finalizzate a questa importante strumento di promozione della legalità e solidarietà". Applaudito da tutta l’assemblea proprio il punto che esprime “netta contrarietà alla vendita all’asta degli immobili sequestrati alla mafia”.

Andrea Olivero ha concluso così: “I lavori di oggi segnano l’avvio di un nuovo percorso. Oggi si apre una stagione particolare: vogliamo prendere la parola ed affermare la nostra autonoma politicità che è emersa forte da questi due giorni di lavori. Siamo autonomamente schierati. Accettiamo la sfida del Libro Bianco: vogliamo essere protagonisti del processo che disegna e con quest’obiettivo stiamo preparando un Libro Verde. Come ha detto ieri il Presidente Napolitano abbiamo una grande responsabilità: il nostro lavoro è un elemento distintivo della qualità della nostra democrazia di cui siamo un soggetto fondamentale". [GB]

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