Italia: critiche ai finanziamenti alla scuola privata

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Al vertice WTO a Cancun Stati Uniti e Giappone cercheranno di convincere gli altri governi circa la necessità di rendere più "competitiva" la scuola privata rispetto a quella pubblica. "La globalizzazione comprende anche questo e l'obiettivo finale è la completa liberalizzazione del settore dell'istruzione entro il 2005" -afferma Peacelink.

In un editoriale, l'associazione sottolinea che "è ormai tempo di comprendere che questa globalizzazione sta mirando ad aiutare le scuole private e quindi a scardinare la Costituzione italiana che - ponendo il divieto di finanziamento alle private - è diventata di fatto un ostacolo ai Gats (gli "Accordi generali sul commercio e nei servizi") del Wto che governa il processo di globalizzazione".

Per tenere informati i cittadini Peacelink lancia una campagna di informazione affinchè docenti, alunni e genitori si possano "opporre con intelligenza e determinazione" al processo in atto.

Intanto il governo italiano ha già accolto alcune delle istanze "privatistiche" che saranno presentate al WTO e nei giorni scorsi ha stanziato 30 milioni di euro annuali per i prossimi tre anni a favore delle famiglie che iscrivono i figli presso "scuole paritarie".

Secondo dati resi noti da Legambiente, nell'era Moratti i fondi destinati alla scuola privata sono aumentati del 134% con uno stanziamento nel 2002 pari a 420 miliardi delle vecchie lire: tutto questo mentre nella scuola pubblica si verificano tagli degli organici, aumento di orari per gli insegnanti e gli alunni per classe sono in numero sempre maggiore. "Non crediamo più all'immagine del ministro per l'istruzione che non riesce a strappare due lire per la scuola pubblica a Tremonti" - denuncia Legambiente: "alla Moratti i soldi per la scuola pubblica non interessano". [DS]

Fonti: Peacelink, Legambiente, Rai news24.

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