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Italia: Stop-it un anno di lotta alla pedo-pornografia
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Stop-it l'iniziativa di lotta alla pornografia infantile su Internet presenta il suo primo rapporto annuale "Nella Rete. Un anno di lotta alla pedo-pornografia on line". Il progetto, coordinato dall'associazione Save the Children Italia, in collaborazione con organizzazioni e agenzie già impegnate nella lotta alla pedo-pornografia on line, ha ricevuto in questi mesi 1.876 segnalazioni da parte di utenti che si sono imbattuti per caso in materiale pedo-pornografico. Dalla nazionalità dei siti che effettivamente contengono materiale pedo-pornografico emerge chiaramente il carattere transnazionale del fenomeno: il 23,27% è infatti residente in Italia, il 42,42% negli Usa, il 17,49% in Russia, il 15,56% in altri Paesi Ue.
"La pornografia infantile è un business che a livello mondiale ha un ricavato annuo compreso tra i 2 e i 3 miliardi di dollari - ha denunciato Roberta Cecchetti, coordinatrice del progetto per Save The Children Italia - la produzione di pedo-pornografia presuppone sempre un crimine nei confronti dei bambini che sono sottoposti ad azioni degradanti, abusive e umilianti di natura criminale".
Un capitolo del rapporto è dedicato alla tecnica di adescamento dei minori via Internet denominata "grooming". Un processo, ancora scarsamente studiato in Italia, ove colui che abusa "cura" (grooms) la vittima, inducendola gradualmente a superare le resistenze attraverso tecniche di manipolazione psicologica. Il grooming viene anche usato per far tacere il bambino dopo l'abuso. Questa tecnica è utilizzata in Internet soprattutto nelle chat rooms, nei forum e nei newsgroup.
Alla presentazione del rapporto si è parlato anche dell'operazione "Only sex", l'inchiesta della Procura di Palermo sulla pedofilia via Internet sfociata nell'emissione di 68 avvisi di garanzia notificati in 15 regioni italiane e sei Paesi europei.
Una rassegna stampa che evidenzia la diffusione dei crimini contro i minori in particolare nel nostro Paese è raccolta da Ecpat-Italia. Nell'ambito della campagna "Un bambino non è un souvenir" contro lo sfruttamento sessuale dei minori nel turismo Ecpat-Italia presenta inoltre l'interessante sito web realizzato da una ragazza che ha aderito all'iniziativa di sensibilizzazione promossa anche quest'anno col sostegno dell'Assessorato ai Servizi Sociali della Provincia di Roma. [RB]
Fonti: Save The Children Italia, Ecpat-Italia, Clorofilla.