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Israele/Palestina, l'opzione nonviolenta
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"Il popolo palestinese ha una reale opportunità di raggiungere i suoi obiettivi nazionali se persegue una consapevole e organizzata strategia di resistenza nonviolenta all'occupazione" questa la proposta del professor Mubarak Awad che con sempre maggior convinzione comincia a circolare in Cisgiordania e Gaza. Per ottenere la fine dell'occupazione israeliana i palestinesi devono adottare una strategia nonviolenta. Non è solo più umana, è anche più efficace della lotta armata. Una sfida al governo Sharon, ma anche al fondamentalismo islamista. Condizione cruciale è il rafforzamento dell'economia popolare e di un nuovo tessuto economico israelo-palestinese. Ad esempio attraverso organizzazioni di microfinanza come Faten o Asala. La posta in gioco della pace è lo sviluppo di tutta la regione. Intanto i nove attivisti internazionali (5 Francesi, 3 Americani e 1 Irlandese) arrestati durante una pacifica manifestazione nei pressi del villaggio di Huwara (tra Nablus e Ramallah), sono stati espulsi da Israele. Già nel giugno scorso le autorita' israeliane si erano opposte ai tentativi di rompere la spirale della violenza da parte della società civile vietando l'ingresso in Israele ai partecipanti alla catena umana per la pace organizzata congiuntamente da israeliani e palestinesi
Pubblicato il: 10.08.2002 " Fonte: » Microfinanza, Altremappe, Vita;
" Approfondimento: » Dossier Medio Oriente; Guide - Microcredito;