Iraq: piano di tortura scoperto da Amnesty

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Continuano le accuse di tortura verso i reparti dell'esercito americano e inglese dopo che giovedì 28 aprile sono state trasmesse dal programma le immagini raffiguranti iracheni seminudi, incappucciati e molestati dai soldati americani nella prigione di Abu Ghraib. Sei soldati statunitensi affronteranno la corte marziale a riguardo delle accuse di maltrattamento di detenuti presso una prigione irachena. Secondo la CBSnews lo scorso mese sono stati 17 i soldati americani che sono stati sospesi per maltrattamenti verso prigionieri iracheni. Tra gli accusati compare il Generale Sir Michael Jackson già noto alle cronache per aver ordinato la strage di 14 cattolici irlandesi che il 30 gennaio 1972 si consumò a Belfast.

Amnesty International afferma di avere scoperto un piano di tortura da parte delle truppe della coalizione ai danni dei prigionieri iracheni e chiede una indagine indipendente sulle presunte torture. Intanto la polizia militare britannica sta investigando sulle affermazioni riguardanti gli abusi dei soldati inglesi dopo che il quotidiano Daily Mirror ha pubblicato foto raffiguranti un prigioniero iracheno incappucciato che, a quanto si denuncia, fu percosso dalle truppe britanniche. Il quotidiano dice di aver ricevuto la fotografia da un soldato in servizio presso il Queens Lancashire Regiment. La portavoce di Amnesty per il medio oriente, Nicole Choueiry, afferma di non essersi sorpresa per le immagini. La BBC ha citato fonti anonime che metterebbero in dubbio l'autenticità delle foto. Ha anche citato fonti vicine al reggimento che affermano che la pistola e il cappello del soldato non sono del modello corretto, che anche il modello di veicolo non è in uso in Iraq e le fotografie sembrano ordinate e allestite appositamente. Il Daily Mirror ha difeso le foto, dicendo che ha condotto accurate ricerche per stabilirne l'autenticità.

L'associazione per i diritti umani, con base a Londra, afferma di aver ricevuto frequenti rapporti su torture o altri maltrattamentidi detenuti da parte delle truppe della coalizione. I metodi riportati includono la prolungata privazione del sonno, percosse, affaticamento in posizioni dolorose a volte combinati con esposizione a musica ad alto volume, prolungato incappucciamento, ed esposizione a potenti luci, afferma il gruppo in un documento scritto. Anche Human Rights Watch ha scritto una lettera alla resonsabile della sicurezza nazionale degli Stati Uniti - Condoleeza Rice- per chiedere la presa di urgenti provvedimenti per fermare quella che non sembra sempre più una "sistematica e illegale tortura di prigionieri di guerra" che non rimangono più un caso isolato. [AT]

Altre fonti: Informazione dall'iraq occupato, Occupation Watch, Smemoranda.it

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