Iraq: le Ong condannano la strage Onu di Baghdad

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Al cordoglio internazionale per le vittime dell'attentato alla sede Onu di Baghdad che ha causato la morte di 24 persone tra cui l'Alto Commissario Onu per i Diritti Umani, Sergio Vieira de Mello, si è unita, fin dalle prime ore la condanna della principali organizzazioni internazionali per la difesa dei diritti umani.

In un comunicato, Human Right Watch (HRW) definisce la strage "un crimine di guerra e un terribile colpo agli sforzi delle organizzazioni internazionali che stanno assistendo il popolo iracheno". "Nessuna motivazione politica può giustificare l'attacco a civili", ha dichiarato Joanna Weschler, rappresentante di HRW presso l'Onu. "Ciò che è successo a Baghdad è contrario ai più basilari principi della legge umanitaria. E mette in pericolo lo sforzo dell'Onu di monitorare la situazione dei diritti umani in Iraq".

Ferma condanna anche da parte Amnesty International. La Segretaria generale dell'associazione, Irene Khan, ha affermato che quello di Baghdad "rappresenta un attacco a coloro che promuovono i principi della giustizia e dei diritti umani". "Il brutale omicidio di Sergio Vieira de Mello dimostra ancora una volta come coloro che sono al servizio dell'umanità e difendono i diritti umani siano facili obiettivi in un mondo nel quale la sicurezza nazionale prevale sulla sicurezza dell'umanità". Rendendo omaggio a Vieira de Mello, un suo caro amico di vecchia data, Irene Khan ha ricordato: "Era un uomo di azione e convinzione, che esprimeva tutto ciò che di positivo e passionale c'è nella vita".

Riguardo agli autori dell'attacco, la Segretaria Generale di A.I. ha chiesto che siano arrestati e consegnati alla giustizia, ma ha aggiunto: "La morte di Vieira de Mello non deve diventare un pretesto per una caccia alle streghe né comportare diffusi abusi dei diritti umani".

Anche InterAction, la coalizione di 160 Ong americane ha rilasciato un comunicato nel quale la presidente, Mary E. McClymont esprime le condoglianze per la morte di Sergio Viera de Mello e del volontario Jill Clark del Christian Children's Fund, un veterano dell'associazione alla sua terza missione in Iraq.

Tra le altre associazioni internazionali che hanno manifestato cordoglio alle vittime, vi è anche l'Organizzazione Mondiale contro la Tortura (OMCT) che in un comunicato richiama il "forte simbolismo" della sede Onu di Baghdad e manifesta il timore che "questo attacco possa finire col minacciare gli sforzi per trovare una soluzione del conflitto rispettosa della legge e della dignità del popolo iracheno".

Anche in Italia sono numerose le dichiarazioni di cordoglio da parte delle associazioni. Tra le altre, "Beati i costruttori di Pace" ha inviato una lettera di solidarietà alla responsabile del Centro Informazione delle Nazioni Unite. "La grave perdita di vite umane e gli innumerevoli feriti dell'attentato al quartiere generale Onu di Baghdad non possono che inquietare in quanto attacco a chi in Iraq operava disinteressatamente per la ricostruzione e la riconciliazione" - afferma la lettera.

Intanto l'Onu ha provveduto a trasferire tutto il proprio personale ad Erbil, nel Kurdistan iracheno. E proprio vicino ad Erbil vi è stata stamane una "forte esplosione" che avrebbe causato il ferimento di tre persone. Lo riferiscono fonti dell'agenzia Misna che ricorda come "quello di oggi è uno dei pochissimi attentati avvenuti ad Erbil da quando la città, dopo la prima guerra del Golfo, si trova sotto controllo curdo". La zona è considerata tra le più sicure dell'Iraq e per questo è stata scelta dall'Onu come base per ospitare tutto il personale internazionale che finora si trovava negli uffici di Mossul.

Fonti: Human Right Watch, Amnesty International, Organizzazione Mondiale Contro la Tortura, InterAction; Misna.

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