India: no alle truppe in Iraq

Stampa

Il governo indiano ha respinto ieri formalmente la richiesta degli Stati Uniti di inviare un contingente di 17mila 'peacekeepers' in Iraq. La decisione dell'esecutivo di New Delhi è stata comunicata poco dopo l'approvazione, da parte del parlamento, di una risoluzione di condanna della guerra preventiva. "Il governo indiano potrebbe considerare l'ipotesi di inviare truppe in Iraq solo con un mandato delle Nazioni Unite", ha dichiarato il ministro degli esteri Yashwant Sinha, al termine di un confronto di circa un'ora e mezza con il collega della difesa, George Fernandes, e con il vice primo ministro L.K. Advani all'interno della Commissione sulla sicurezza. La decisione di New Delhi è stata immediatamente comunicata all'ambasciatore Usa in India, Robert Blackwill. Due, secondo gli osservatori, sono le vere ragioni della decisione adottata dal governo indiano: da un lato, i costi della missione - stimati in circa 2,8 milioni di dollari l'anno - in un Paese lontano dall'essere pacificato; dall'altro, i pericoli conseguenti. In India aleggia ancora lo spettro dei combattimenti in cui furono risucchiate le truppe di New Delhi nello Sri Lanka, dove l'India intervenne durante la guerra civile degli anni Ottanta senza avere un mandato Onu.

Ultime notizie

COP30: la cronaca della delegazione di Agenzia di Stampa Giovanile

10 Novembre 2025
Una delegazione di 9 giovani e ricercatori trentini è alla Conferenza ONU sul Clima (COP30) a Belém, in Amazzonia, per raccontare e condividere il futuro del Pianeta.

Una vi(t)a semplice

10 Novembre 2025
Il progetto "L’ovale storto" racconta le capacità riabilitative, propedeutiche e inclusive della palla ovale. (Matthias Canapini)

Cosa vogliono gli africani dalla COP30

09 Novembre 2025
Invece di continuare ad aspettare gli aiuti, l'Africa sta cercando di mobilitare investimenti nella sua transizione verde. (Other News)

I Partigiani della Pace

08 Novembre 2025
I Partigiani della Pace: testimoni e costruttori di un futuro possibile. (Laura Tussi)

Il Punto - Tra isole, frontiere e assedi il Mondo resta in equilibrio instabile

07 Novembre 2025
Viviamo in un Mondo in cui la pace è un intervallo e la guerra una condizione. (Raffaele Crocco)

Video

Serbia, arriva a Bruxelles la maratona di protesta di studenti per crollo alla stazione di Novi Sad