India: Survival e i Dongria in festa per il no del Governo alla miniera della Vedanta

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Il Ministro indiano all’Ambiente, Jairam Ramesh, non ha concesso l'autorizzazione al progetto della miniera di bauxite che la Vedanta Resources intendeva aprire a Niyamgiri, in Odisha (ex Orissa), nella zona della montagna sacra della popolazione indigena Dongria Kondh. "E' una straordinaria vittoria dei popoli indigeni su una delle più grandi compagnie minerarie del mondo" - afferma una nota di Survival International che da tempo ha fatto conoscere e sostenuto la lotta della tribù indiana per la salvaguardia della propria terra. "La lotta ha opposto una piccola tribù forte di 8mila individui contro lo smisurato potere di una compagnia da 8 miliardi di dollari e il suo fondatore, la cui personale ricchezza è stimata in 6 miliardi di dollari" - sottolinea l'associazione.

"Per i Dongria Kondh è una svolta cruciale in quello che poteva essere un drammatico destino. Per Survival, sicuramente uno dei successi più grandi di tutta la nostra storia" - commenta Francesca Casella, direttrice della sezione italiana di Survival. "Inutile cercare di descrivere la nostra emozione e quella dei Dongria - continua la nota. Un attivista-giornalista indiano si trovava ieri alle pendici delle montagne di Niyamgiri e ci ha chiamato per ringraziarci e dirci che in India la sentenza segnerà una svolta nella storia dei diritti dei popoli indigeni e incoraggerà molte altre battaglie civili e umanitarie per anni a venire. Mentre parlava, sulla vetta del monte pioveva a dirotto e si sentivano tuoni e fulmini di grande potenza. Dicono che fosse Niyam Raja (il nome della montagna sacra) che festeggiava...".

Con un comunicato reperibile solo nelle pagine interne (sezione RNS News) del proprio sito internet, Vedanta Resources afferma che la compagnia "non è in possesso della miniera di Niyamgiri e che nessuna attività mineraria è stata o sarà intrapresa finchè non ci sarà l'autorizzazione". La nota riporta anche che "il Governo di Orissa sta considerando di fornire fonti alternative di bauxite alla raffineria della Vedanta, dallo stato di Orissa".

Lo scorso luglio Survival International aveva chiesto al Primo Ministro dell'India, Manmohan Singh, non concedere l'autorizzazione alla costruzione della miniera della Vedanta che avrebbe minacciato la spravvivenza delle tribù Dongria Kondh. “L’attività mineraria porta benefici solo ai ricchi” - ha spiegato un uomo Dongria a Survival. “Se la compagnia distruggerà per profitto la nostra montagna e la nostra foresta, noi diventeremo mendicanti”. La tribù è oggi conosciuta come “la vera Avatar” per le incredibili analogie esistenti tra la sua battaglia e la storia raccontata nel celebre film di James Cameron. I Dongria Kondh sono una delle tribù più isolate del continente indiano e vivono in piccoli villaggi disseminati lungo i pendii delle colline di Niyamgiri, un territorio di spettacolare bellezza, coperto di dense foreste, popolate da una grande varietà di animali tra cui tigri, elefanti e leopardi.

Una squadra di esperti incaricata dal Ministero dell’Ambiente di investigare sui progetti della Vedanta aveva segnalato già alcuni mesi fa che la miniera di Niyamgiri avrebbe potuto “portare alla distruzione dei Dongria Kondh” come popolo. Il proprietario di maggioranza della Vedanta Resources, una delle 100 società più capitalizzate quotate al London Stock Exchange (FTSE-100), è il miliardario indiano Anil Agarwal. Il Ministro dell’Ambiente nei mesi scorsi ha nominato un’altra commissione di esperti per compiere ulteriori indagini e nei giorni scorsi ha emesso la sua decisione.

L'anno scorso il governo britannico ha condannato Vedanta per la sua “mancanza di rispetto dei diritti dei Dongria Kondh” sottolineando come fosse “necessario un cambiamento d’atteggiamento da parte della compagnia”. Survival International insieme a numerose altre associazioni sono state in grado di sensibilizzare sulla questione anche numerosi azioni della Vedanta - tra cui la Chiesa d’Inghilterra, il Governo norvegese e la fondazione Joseph Rowntree Charitable Trust - che hanno ceduto le loro quote azionarie Vedanta proprio per le preoccupazioni in merito al rispetto dei diritti umani.

Come detto, Survival International è stata per anni in testa alla campagna mondiale contro la miniera. L'associazione ha ricevuto il sostegno di celebrità come Claudio Santamaria in Italia e Bianca Jagger e Joanna Lumley all’estero per difendere la causa delle tribù; i suoi sostenitori hanno scritto oltre 10mila lettere di protesta al governo indiano e più di 600mila persone hanno visto il film-denuncia di Survival "Mine – Storia di una montagna sacra". Dongria Kondh hanno organizzato numerose proteste e in un’atmosfera di crescente violenza, due dei loro leader sono stati sequestrati e picchiati. Pochi giorni fa, una commissione d’inchiesta nominata dal Ministro Ramesh aveva raccomandato il blocco della miniera sostenendo che la Vedanta ha agito illegalmente e nel ‘totale sprezzo della legge”.

“L’era in cui le compagnie minerarie potevano permettersi di distruggere impunemente tutti coloro che si trovavano sulla loro strada sta fortunatamente per concludersi” - ha dichiarato oggi Stephen Corry, direttore generale di Survival. “Rimane tuttavia significativo che la Vedanta abbia combattuto per i suoi progetti fino alla fine, negando ripetutamente qualunque cosa dichiarasse la tribù. La società civile deve restare vigile su tutti questi cosiddetti progetti di sviluppo: non si può contare sul fatto che le compagnie rispettino spontaneamente i diritti umani, specialmente quando si relazionano con popoli indigeni che non possono sapere tutto quello che gli sta capitando”. [GB]

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