In forse l'azione di pace a Kisangani

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In seguito ai forti scontri che si sono verificati a Kisangani (nel nordest della Repubblica democratica del Congo) tra i soldati della Coalizione democratica congolese (Rcd-Goma) e i militari dell'esercito ruandese (Apr) è in forse la partenza della missione di pace "Anch'io a Kisangani". Più di 200 italiani, organizzati da mesi per partecipare al secondo simposio sulla pace organizzato dalla società civile congolese, vedono possibili difficoltà di scalo aereo causa gli scontri che hanno causato la morte di 9 persone di cui due militari congolesi, due militari rwandesi e cinque civili. Un gruppo di ribelli ha occupato e preso possesso della sede della radio chiamando la popolazione alla rivolta contro i Rwandesi. A questi avvenimenti è seguito un discorso del governatore in cui proibiva ogni forma di assembramento pubblico, di qualsiasi tipo di organizzazione. Intanto il Consiglio di sicurezza dell'ONU ha tenuto un dibattito pubblico sulla situazione in cui è stato esaminato il rapporto redatto dalla MONUC, la forza di pace in Congo delle Nazioni Unite. Le proposte di azioni concrete consistono nella creazione di un meccanismo di sicurezza reciproca tra Repubblica democratica del Congo, Rwanda, Burundi e l'Uganda - il ritiro di tutte le truppe straniere dal suolo congolese - l'organizzazione di una conferenza internazionale sulla regione dei Grandi Laghi - la finalizzazione del dialogo intracongolese. A livello internazionale la pressione si spinge sui motivi economici del conflitto che trovano nel coltan, minerale presente in Congo e usato per la fabbricazione di cellulari e microchips, uno dei motivi principali dell'occupazione militare.
Pubblicato il: 15.05.2002
" Fonte: » Misna, Beati costruttori di pace, Giovani e missione , Rai News 24 ;
" Approfondimento: » Paxchristi, Emmaus, Agesci, Dossier Grandi Laghi;

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