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Immigrati: nei media congelati negli stereotipi di "criminale, maschio e clandestino"
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"Criminale, maschio, spesso clandestino". E' questa l'immagine degli immigrati che emerge dalla "Ricerca nazionale su immigrazione e asilo nei media italiani", condotta dalla Facoltà di Scienze della comunicazione de "La Sapienza" che è stata presentata venerdì scorso - in occasione della Giornata internazionale delle Migrazioni alla Camera dall'Osservatorio 'Carta di Roma'. L’immagine dell’immigrazione fornita dai mezzi di comunicazione appare come "congelata", "sempre ancorata alle stesse modalità, alle stesse notizie, agli stessi stili narrativi e, in qualche caso, agli stessi tic e stereotipi".
L'indagine ha riguardato sette telegiornali nazionali delle edizioni serali (Tg1, Tg2, Tg3, Tg4, Tg5, Studio Aperto, TgLa7) e sei quotidiani più un "free press" (Corriere della Sera, La Repubblica, L'Unità, il Giornale, Avvenire e Metro) scelti sulla base dei criteri di diffusione e del differente orientamento politico culturale. Il periodo di monitoraggio è stato di una settimana nei primi sei mesi del 2008. Sono stati selezionati e analizzati 1084 servizi di telegiornali e 1540 articoli di quotidiano.
Secondo i ricercatori l’immigrazione viene "raramente" trattata come tema da approfondire e, anche quando ciò avviene, è "accomunata alla dimensione della criminalità e della sicurezza: sul totale di 5684 servizi di telegiornale andati in onda nel periodo di rilevazione, solo 26 servizi affrontano l'immigrazione senza legarla, al contempo,a un fatto di cronaca o al tema della sicurezza". Le notizie di cronaca nera o giudiziaria sono ancora maggioritarie nella trattazione dei quotidiani raggiungendo quasi il 60% nelle edizioni dei telegiornali, un livello "mai rilevato in passato". Tratti "maggiormente preoccupanti" vengono dall’analisi del ritratto delle persone di origine straniera che emerge dai news media: per oltre i tre quarti delle volte (76,2%), persone straniere sono presenti nei telegiornali come autrici o vittime di reati.
Un'immagine ben diversa da quella reale fotografata invece dall’ultimo rapporto Caritas-Migrantes (scheda sintesi in .pdf), la realtà parla di oltre 4 milioni di immigrati regolari presenti sul territorio italiano che con il proprio lavoro contribuiscono all'economia italia - secondo Unioncamere - concorrono per il 9% al Pil nazionale e che assicurano un gettito fiscale di oltre 7 miliardi di euro.
Dalla ricerca de "La Sapienza" emerge inoltre "una ricorrente diversità di trattamento sulla base della nazionalità dei protagonisti delle notizie". Ad esempio, le persone straniere compaiono nei news media più facilmente di quelle italiane quando sono responsabili o vittime di fatti particolarmente brutali, come: la violenza sessuale (più del triplo, 24,1% contro 7,2%), le lesioni personali (più del doppio 24,1% contro 10,9%), il sequestro (17% contro 4,4%) o il furto (11,3% contro 8,7%). Il ritratto delle persone straniere "immortalato" dai media, per i ricercatori è spesso quello di "un criminale, è maschio (quasi all’80%) e la sua personalità è schiacciata sul solo dettaglio della nazionalità o della provenienza ‘etnica’, presente spesso nel titolo delle notizie".
Quanto al dibattito che si sviluppa nei media sul fenomeno migratorio e sull'asilo, un dato evidente è "la netta sproporzione fra la presenza di esponenti politici e quella di altri soggetti interessati, quali i rappresentanti delle forze dell'ordine, della magistratura o, soprattutto, delle comunità straniere". Questo fatto sposta l’attenzione più sul dibattito ideologico fra gli schieramenti che sul reale contenuto dei provvedimenti.
"Su tutto – si legge nella ricerca – domina l’etichetta di clandestinità che, prima di ogni altro termine, definisce l’immigrazione in quanto tale. Rom e rumeni sono il gruppo etnico e la nazionalità più frequentemente citati nei titoli di tg. Nei titoli dei quotidiani le questioni relative all’immigrazione sembrano persino più vincolate alla condizione giuridica dell’immigrato e agli episodi di cronaca nera. Le parole, dunque, contribuiscono a tematizzare la presenza degli immigrati in Italia con un riferimento forte alla minaccia costituita dagli stranieri alla sicurezza degli italiani".
La "Carta di Roma" è stata adottata lo scorso anno su proposta dell’Unhcr dall’Ordine dei Giornalisti e dalla Federazione Nazionale della Stampa Italiana. Si tratta di un "Protocollo deontologico concernente richiedenti asilo, rifugiati, vittime della tratta e migranti" che invita, tra l’altro, i giornalisti a "adottare termini giuridicamente appropriati", a "evitare la diffusione di informazioni imprecise, sommarie o distorte" e "comportamenti superficiali e non corretti, che possano suscitare allarmi ingiustificati". [GB]