Il sondaggio su Israele e le campagne sul muro e prigionieri

Stampa

Le relazioni tra Israele e l'Unione europea restano tese dopo la pubblicazione del sondaggio d'opinione, finanziato dalla commissione europea, in cui Israele è stato indicato come la maggiore minaccia alla pace mondiale. Il sondaggio è stato condotto su 7500 persone dei quindici paesi dell'Unione, circa 500 per paese. Secondo Megachip, progetto fondato dal giornalista Giulietto Chiesa, "si può dissentire sulle domande che vengono poste, sulle modalità con cui è stato costruito il campione, sui margini di errore che contiene, ma il compito dei politici e della collettività è riflettere sul perché certe cose non erano state previste, se la società manifesta sintomi di malattia, e tante altre considerazioni utili a migliorare le cose". Sempre Megachip riprende la notizia secondo cui il governo di Sharon averebbe deciso che dall'inizio dell'anno prossimo, i giornalisti stranieri che lavorano in Israele dovranno essere sottoposti al controllo dello Shin Bet, i servizi segreti per la sicurezza interna.

Dalla Palestina giunge la campagna di pressione promossa da una coalizione di 40 organizzazioni della società civile palestinese fra cui varie municipalità, movimenti studenteschi, organizzazioni femminili e per i diritti umani. La campagna chiede giustizia per i circa 7.000 donne e uomini, molti sotto i 18 anni, che sono stati incarcerati, molti dei quali con le leggi sulla "detenzione amministrativa" e quindi nessuna accusa nei loro confronti. L'intero processo legale è sottoposto al completo segreto e non è consentito nessun contatto tra l'avvocato e il prigioniero. I prigionieri ricevono una quantita di cibo e cure a un livello minimo di dignità umana. La Campagna sui prigionieri ha preso inizio lo scorso 30 ottobre con un marcia nella città di Hebron e continuerà per tutto il periodo del digiuno islamico del Ramadan sulle tv e radio tenendo informata la popolazione.

Continua intanto la costruzione del muro. Il ministro delle difesa israeliano ha presentato la scorsa settimana l'intero itinerario della muro che da progetto sconfinerà nella West Bank per far rientrare alcuni insediamenti israeliani e comprendendo circa 70.000 palestinesi e il 10% del territorio palestinese della regione. "Durante gli ultimi 3 anni, oltre 7.500 persone hanno perso la loro casa perchè vivevano sul confine e ora gli israeliani hanno deciso di portarli dentro di altri 200metri" ha dichiarato Paul Mcann addetto all'informazione pubblico principale di rilievo dell'Agenzia per il sostegno e il lavoro delle Nazioni Unite (UNRWA). "Lo scopo del governo israeliano è quello di creare uno stato di cantoni in modo da creare la divisione della popolazione dalla parte palestinese e egiziana" ha commentato Yusuf Musa, direttore del Rafah Popular Refugee Committee. Il movimento Ta'ayush ha rilanciato la campagna di sostegno alle famiglie di Rafah che hanno subito demolizioni tra il 10 e il 12 ottobre (circa 160 case distrutte e 2.000 persone senza tetto). Gia Amnesty International ha condannato fortemente l'attacco dell'esercito israeliano. Intanto, lo scorso 25 ottobre si è tenuta la raccolta delle olive da parte del movimento Ta'ayush, che raccoglie sia attivisti palestinesi che israeliani. Per sabato 8 novembre sono previste due manifestazioni nazionali sia a Gerusalemme Est che a Tel Aviv.

Fonti: Mega Chip, Indymedia Israele, Ta'ayush, Alternative News;

Ultime notizie

La Sicilia ha sete

18 Settembre 2025
La Sicilia ha sete, e non da poco tempo. (Rita Cantalino)

L’inizio dell’offensiva terrestre israeliana e l’esodo di massa da Gaza City

17 Settembre 2025
Israele conferma che l’offensiva ha provocato un esodo senza precedenti. (Giacomo Cioni)

Dossier/ Materie prime critiche (4)

17 Settembre 2025
Oltre a quelli ambientali, l’estrazione di minerali critici comporta una serie di impatti diretti sulla vita di diversi gruppi vulnerabili. (Rita Cantalino)

Il blocco del porto di Trieste

16 Settembre 2025
Il blocco del porto di Trieste contro le armi per Israele e per l’applicazione del Trattato di pace. La mobilitazione di USB. (Laura Tussi)

L’E-Mobility in stallo?

15 Settembre 2025
La mobilità elettrica potrebbe scaricarsi: colpa di costi, filiere e infrastrutture. (Alessandro Graziadei)

Video

Serbia, arriva a Bruxelles la maratona di protesta di studenti per crollo alla stazione di Novi Sad