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Il ruolo dell'Europa nella riforma dell'ONU e delle istituzioni
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L'Unione Europea può essere l'attore politico in grado di dare una forma ale tessere? Da questa domanda è partito l'intervento di Antonio Papisca, il professore di diritto internazionale che con Federico Mayor, Cora Weiss, Cyril Ritchie e Lucio Levi ha contribuito al seminario "Il ruolo dell'Europa nella Riforma della ONU e delle Istituzioni Internazionali".
Antonio Papisca
Bisogna costruire un mondo più umano. Il mondo è come un mosaico che non può essere lavorato senza le tessere. Qualcuno deve sapere come disporle. Non ne si conosce ancora l'esito politico. L'Unione Europea può essere l⹀attore politico in grado di dare una forma alle tessere?
Il processo di integrazione europea è un esempio valido per costruire un processo di pace sia da un punto di vista religioso che politico. Rappresenta altresì un valido laboratorio di governance che si basa sulla sussidiarietà territoriale e funzionale che soddisfa i bisogni di buon governo. La prassi democratica è in crisi per l'impatto politico della globalizzazione.
L' Onu dovrebbe rappresentare il foro precipuo della legittimazione della democrazia, con la partecipazione della società civile che di fatto non è presente. L'Unione Europea sta rappresentando una struttura olistica e può diventare paladino di un diritto internazionale in cui il riconoscimento dei
diritti umani e della pace sia il primo obiettivo da raggiungere.
In sintesi, la risposta è che l⹀Unione Europea è sicuramente protagonista credibile nel processo di costruzione del mosaico.
L'Unione Europea deve e può farsi carico del processo di democratizzazione dell'ONU con la creazione di un forum permanente della società civile in grado di elaborare documenti formali da presentare all'Assemblea Generale ed entrare così nelle stanza dei bottoni.
Federico Mayor
L'Europa ha contribuito all'indebolimento dell'ONU creando un precedente molto pericoloso con la guerra del Kosovo. Perché l'Unione Europea ha lasciato che l'Onu perdesse potere? Nessuno può farsi giustizia da solo. Poi c'è stato l'Iraq.
Domani altri paesi si sentiranno autorizzati a invadere altri paesi, fuori dal controllo dell'Onu. Anni fa non sono state accolte proposte come quella di Jaques Delors che chiese la creazione di un Consiglio di sicurezza economica, perché venisse regolata in modo più equo la distribuzione delle
ricchezze per non incrementare il gap tra ricchi e poveri.
L'Europa ha espresso la necessità di avere maggior peso militare, ma non possiamo competere con gli Stati Uniti con i muscoli. La sua forza è quella della creatività, la diversità, la ricerca scientifica e i suoi popoli. Ubunto crede nella riforma dell'Onu in primo luogo e in questo l'Europa ha un ruolo fondamentale. Abbiamo partecipato all'indebolimento, ora dobbiamo partecipare al suo rafforzamento.
L'istruzione deve essere l'arma per combattere e per far fronte alla situazione attuale. 50.000 persone muoiono al giorno di fame. Da qui deve partire il riscatto.
L'Unione Europea deve partecipare al governo mondiale.
Bisogna produrre una mobilitazione pacifica contro le forme di governo che si basano sugli interessi di un solo paese, rafforzare la voce della società civile attraverso le marce e la pressione sui governi, attraverso reti come Ubunto.
Cora Weiss
Per costruire la pace dobbiamo studiarla a fondo perché non l'abbiamo nel nostro dna. Due esempi positivi avuti da iniziative nate dalla collaborazione tra Onu e società civile: nel 2000 un gruppo di donne si è seduto intorno a una tavola rotonda: donne, pace, sicurezza. 9 mesi si è arrivati all'adozione della
risoluzione 1325: ci deve essere una formazione di genere; ci deve essere sensibilità al genere; ci devono essere donne sedute a tutti i tavoli in cui si decidono i destini dell⹀umanità, ci vuole una presenza forte. Le istituzioni si basano sul diritto internazionale, se non ci sono donne la situazione è illegale. Ogni tavola delle trattative dovrà avere la partecipazione di vittime dei conflitti e di formatori che hanno il compito di insegnare come tradurre in realtà un accordo di pace.
Il secondo esempio è dato dall⹀introduzione dell'educazione al disarmo. Quando ci fu la conferenza internazionale sulle armi di piccolo calibro uno dei punti chiavi era l⹀importanza di una formazione in questo campo. Eliminare le piccole armi dalla comunità dopo un conflitto. Il pacifismo logico, usa il cervello. Nel giro di due anni verranno pubblicati i dati sui risultati ottenuti della campagna. Propone la riapertura dell'ufficio di educazione alla pace dell⹀Onu chiuso per ragioni di budget.
Bisogna eliminare il diritto di veto al Consiglio di Sicurezza, il concetto di democrazia e l⹀esistenza del diritto di veto sono incompatibili. In attesa che ciò avvenga, possiamo portare avanti le iniziative che avvicinano la società civile all⹀Onu.
Cyril Ritchie
L'Unione Europea diventerà un insieme di 25 paesi. Ma esiste già da ora il Consiglio d'Europa che rappresenta un valido esempio per la riforma dell'Onu. Il Consiglio è composto da 44 Paesi fin dagli anni dell'impero sovietico. Il Consiglio parla della sua struttura come di un quadrilogo, parola nuova, che ci piacerebbe realizzare all⹀Onu: un parlamento, un'assemblea parlamentare, un congresso delle autorità locali e l'insieme
delle ONG con stato consultivo (tra un mese lo stato consultivo verrà commutato in stato partecipativo). C'è dunque un'istituzione che già ha compiuto questo percorso.
La Convenzione Europea sui diritti umani rappresenta uno dei documenti più soddisfacenti. Un paese per partecipare al Consiglio deve ratificare questa convenzione. Perché non introdurlo su scala più grande? Per l'Onu, ad esempio.
Le riforme apportare fino a oggi sono state poi bloccate proprio dallo strangolamento addotto dai governi a causa di investimenti maggiori. Il denaro viene però preso come scusa. Il Segreteriato dell'Onu ha meno dipendenti del comune di Stoccolma. Un finanziamento adeguato è nelle mani dei governi al 99%. Dobbiamo esercitare pressione sui Governi, affinché questa strozzatura venga sciolta per arrivare a una riforma sostanziale.
Lucio Levi
Una politica di sicurezza unica è oggi impossibile, per il diritto di veto. Propone due punti per la riforma dell⹀Onu: Europa in quanto modello e Europa come motore per la riforma
Il primo punto è stato ampiamente trattato: politiche commerciali, valutarie e sull'anti-trust.
Il secondo punto, l'Europa come motore: per poterlo essere è necessario dotare l'Europa di mezzi esclusivi, solo tramite la creazione di un governo europeo, L'Unione potrà diventare un attore sulla scena mondiale per spingere gli Stati Uniti a collaborare con gli altri Stati all'interno dell'Onu.
Dobbiamo imparare la lezione impartita da Cancun: abbiamo visto che è possibile che si sviluppino alleanze negative tra Unione Europea e Stati Uniti contro i Paesi in via di sviluppo. India, Cina, Brasile hanno dimostrano che l'unione regionale è fondamentale, unico veicolo che possa esercitare influenza a livello internazionale.È un passo verso la trasformazione del Consiglio di Sicurezza. La sostituzione con un seggio europeo permetterà questa trasformazione verso il Consiglio delle grandi Regioni.
Nelle riforme istituzionali, bisogna introdurre un concetto di Parlamento mondiale: l'Unione Europea può contribuire con una propria posizione perché il Parlamento europeo con l⹀elezione ora diretta dei suoi rappresentanti ne rappresenta un esempio. Si può partire già da ora, attraverso la firma di un trattato che costituisca la bozza di un parlamento: partire da venti stati che siano disponibili a promuovere questo progetto. Sta a noi pubblicizzare quest'idea qui da Perugia.