Il problema della educazione va al Parlamento Europeo

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La Campagna Global March 2003 "Dallo sfruttamento all'istruzione!" è indirizzata al Presidente della Commissione Europea Romano Prodi, affinchè la Commissione Europea non si limiti ad approvare la risoluzione , ma ne dia un seguito concreto.
Votandola, il Parlamento Europeo prende atto di una situazione in cui almeno 113 milioni di bambini nel mondo non frequentano la scuola, dei quali i due terzi sono bambine. Milioni di bambini vanno a scuola, ma le lezioni sono tenute da insegnaniti male o affatto formati e sottopagati, in classi sovraffollate, malsane e male attrezzate.

Diversi i punti interessanti di questa Risoluzione su istruzione e formazione nel contesto della riduzione della povertà nei Paesi in Via di Sviluppo, alcuni dei quali ripresi anche dalla petizione al Presidente Romano Prodi.
Tra questi:
- sottolineando che l'istruzione elementare pubblica per tutti di buona qualità, gratuita ed obbligatoria, che fornisca ai bambini almeno 6 anni di istruzione, a partire dalle bambine, deve costituire la priorità centrale della strategia di sviluppo dell'UE e degli Stati membri in materia di istruzione, la Risoluzione chiede che la dotazione per l'istruzione venga raddoppiata, per raggiungere almeno l'8% del bilancio della Commissione destinato allo sviluppo;
- il riconoscimento che il raggiungimento dell'istruzione universale a tempo pieno richiede un divieto efficace del lavoro infantile e, rispetto a ciò, l'attenzione a categoriemparticolarmente vulnerabili quali i bambini indigeni ed i bambini di strada;
- la necessità di fissare degli indicatori temporali chiari sino al 2015 e la presentazione annuale da parte della Commissione sul grado di attuazione degli stessi in vista degli obiettivi di Dakar;
- la richiesta alla Commissione ed agli Stati membri di concedere un sostegno preferenziale ai Paesi imepgnati in strategie in materia di istruzione, a partire dall'istruzione elementare gratuita e dalla parità di genere;
- il sostegno della Commissione e degli Stati membri all'obiettivo di migliorare del 50% il livello di alfabetizzazione degli adulti, in particolare delle donne, entro il 2015;
- la priorità dell'accesso all'istruzione delle bambine, partendo dall'istruzione di base sino all'istruzione superiore, considerando che l'istruzione può contribuire a proteggerle da tutte le forme di sfruttamento;
- l'invito alla Commissione a non permettere, nell'ambito dei prossimi negoziati in sede OMC, che l'istruzione sia inserita nell'Accordo generale sul commercio e i servizi (GATS) come "servizio" che deve essere soggetto alle regole del libero mercato e acriteri di produttività, perchè ciò lederebbe gravemente il diritto di tutti all'istruzione e limiterebbe in misura considerevole l'istruzione pubblica;
- il collegamento tra AIDS e qualità dell'istruzione, sottolienando che le politiche in materia di istruzione e le politiche di lotta l'HIV/AIDS devono essere complementari;
- la necessità di garantire strumenti didattici, formazione e stipendi adeguati agli insegnanti, strutture scolastiche adeguate;
- il contributo effettivo da parte della Commissione alla Fast track initiative , accordo concernente l'istruzione nei Paesi in Via di Sviluppo, basati su finanziamenti dei donatori per i Paesi che sono disposti a dare priorità all'istruzione di base per tutti ed a sviluppare politiche che migliorino la qualità e l'efficienza dei loro sistemi di istruzione di base.

La Global March propone delle iniziative sul territorio nazionale durante la seconta metà di maggio.

Fonte: Manitese

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