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Il nuovo Codice della strada? Per 3mila morti all’anno non basta
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Foto: Unsplash.com
Regole più stringenti e sanzioni più dure per chi usa il cellulare al volante, per chi ha bevuto o fatto uso di stupefacenti. Novità per i monopattini, un freno alla "Città 30". Sono alcune delle novità introdotte dal Codice approvato in Senato. Luca Valdiserri: «A fronte di un aumento evidente delle pene, non vedo la certezza della pena. In Italia si "accettano" quasi 3mila morti l'anno sulle strade. Manca l'idea di combattere l'eccesso di velocità».
Dallo scorso 20 novembre il disegno di legge sulla sicurezza stradale con le modifiche al Codice della strada è legge. Tra le principali variazioni, l’inasprimento delle sanzioni di contrasto alla guida in stato di ebbrezza. Per i recidivi scatta l’obbligo di installare in auto il dispositivo alcolock, che impedisce l’accensione del motore se viene rilevato un tasso alcolemico sopra lo zero, oltre alla revoca della patente e al divieto di assumere bevande alcoliche prima della guida per un periodo di due o tre anni, in base alla gravità dell’infrazione.
Per chi si mette al volante sotto l’effetto di droghe saranno più semplici gli accertamenti: aver assunto stupefacenti comporterà in ogni caso il ritiro immediato della patente. Chi userà il telefono alla guida riceverà pene più severe rispetto al passato, con multe fino a 1400 euro: in ogni caso scatta la sospensione breve della patente (da 15 a 90 giorni).
L’inasprimento delle pene e sanzioni riguarda anche l’occupazione dei posti relativi ai disabili e il superamento dei limiti consentiti nei centri urbani, per cui si prevede il ritiro breve della patente. I motorini parcheggiati in sosta irregolare potranno ricevere multe fino a 87 euro se posizionati in modo da limitare la viabilità. Sono indicate norme più severe per chi, abbandonando animali su strada, causi incidenti. Un capitolo a parte per i monopattini che dovranno essere identificabili tramite un contrassegno e avere l’assicurazione, per guidarli bisognerà usare il casco.
Chi guida le due ruote sarà considerato utente vulnerabile della strada e c’è la prescrizione, per le biciclette, di una distanza minima di sicurezza di un metro e mezzo. «Salvini ha messo le mani su un Codice che era lì da anni e anni, di questo bisogna dargli merito», dice Luca Valdiserri, giornalista, papà di Francesco, travolto e ucciso da un’auto il 20 ottobre 2022, a 18 anni, mentre camminava su un marciapiede di Roma insieme ad un amico...