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Il Gioco della Torre di Babele
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Avviciniamo i bambini alle lingue straniere
Il progetto "Il Gioco della Torre di Babele", promosso dall'Assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Firenze in collaborazione con l'associazione Eurotrain, realizza un primo approccio interculturale alle lingue inglese e francese per bambini tra i 3 e i 5 anni nelle scuole materne comunali.
La metodologia glottodidattica rivolta ai bambini di 3-5 anni si è basata principalmente sull'attività ludica, sia questa intesa come gioco, movimento, drammatizzazione e tutte le azioni attraverso le quali il bambini, in questa fase, esplorano il mondo.
Attraverso il gioco le insegnanti di L2 hanno potuto facilmente creare un contesto significativo nel quale lavorare sulla lingua e, soprattutto, con la lingua, rendendo l'apprendimento diretto e spontaneo.
I bambini in questa loro fase evolutiva sono molto curiosi nei confronti del mondo, delle persone e degli oggetti ed amano molto imitare e riprodurre gli atteggiamenti degli adulti. Si dimostrano molto bravi nell'imitare le posture, le espressioni e le intonazioni. Per questo la drammatizzazione è stata adottata come strategia centrale nel percorso educativo del bambino di questa età. Il gioco permette inoltre di attivare un confronto con gli altri ed incoraggia la socializzazione e la collaborazione.
Le attività educative di L2 sono state rivolte, quando possibile, a piccoli gruppi per cogliere i momenti di maggiore attenzione da parte dei bambini che sono notoriamente brevi. In varie occasioni le insegnanti di L2 hanno pensato alla costituzione di un ambiente favorevole alla partecipazione collettiva ed articolata alle attività proposte.
A volte, la disposizione dello spazio all'interno della classe ha previsto un ambiente strutturato per l'apprendimento della lingua, in altre occasioni l'insegnante ha improvvisato degli spazi che potessero essere utili a favorire l'apprendimento.
In generale, la metodologia didattica è stata comunque improntata alla massima elasticità ed adattabilità ai contesti ed ai bambini tenendo comunque presente le finalità dell'apprendimento linguistico.