Il Conapi apre alle altre produzioni oltre al miele

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Il 14 e 15 novembre importante appuntamento per i soci del Conapi, il Consorzio Apicoltori e Agricoltori-Biologici Italiani, che si riuniranno a Monterenzio (Bologna) per fare il punto sulla loro attività, per confrontarsi sulla situazione del mercato del miele e per tenere l'annuale assemblea dei soci.

Il mercato italiano del miele, così come quello internazionale, è costretto da tempo a fare i conti con una crisi legata sia alla scarsa qualità che alla scarsa quantità. La siccità e il caldo torrido della scorsa estate hanno infatti indebolito o ridotto alla fame molte famiglie di api, mentre su un altro versante sempre più spesso accade che gli organi di controllo scoprano mieli di provenienza incerta, contaminati da residui chimici o sofisticati con l'aggiunta di sostanze sintetiche. Le segnalazioni si moltiplicano in Europa come altrove e le conseguenze ricadono sia sui consumatori che su chi cerca, con competenza e passione, di produrre un miele italiano di qualità, come da sempre fanno gli apicoltori del Conapi, il Consorzio nato nell'83 leader nella produzione di miele biologico.

Un anno fa l'assemblea dei soci ha approvato la trasformazione da "cooperativa di produttori di miele" a "cooperativa di produttori di miele e prodotti biologici": nell'assemblea dei soci del prossimo 15 novembre questi produttori biologici di riso, cereali e frutta entreranno a far parte del Conapi anche a livello consiliare.

L'assemblea, particolarmente importante, è chiamata anche a deliberare l'apertura del corpo sociale a cooperative extraeuropee, in particolare quelle appartenenti al circuito del fairtrade, operanti nel commercio equo e solidale. "Si tratta di un passaggio storico - spiega il presidente Lucio Cavazzoni - perché una esperienza fortemente radicata su tutto il territorio italiano come la nostra decide di divenire sin fronteras, cioè di condividere con altri prodotti e produttori i principi fondamentali in cui crede: la qualità, l'identità e il protagonismo degli agricoltori. Entrano infatti in Conapi a pieno titolo importanti produttori di riso del Piemonte, di cereali della Toscana, di frutta dell'imolese, di cacao del Costa Rica, di miele del Guatemala e del Messico, di caffè del Nicaragua, solo per citare i principali. Fra le proposte che saranno vagliate dall'assemblea, anche l'ammissione nel consiglio di amministrazione di Gianluca Faraone, presidente della Cooperativa Placido Rizzotto Libera Terra, che produce pasta e altri prodotti ad alto valore sociale perché coltivati su terreni confiscati alla mafia.

Ai lavori dell'assemblea di Conapi parteciperanno anche tutti i responsabili commerciali di Mediterrabio, la società che commercializza i prodotti Mielizia: a loro è riservata una parte dei lavori relativamente al mercato del miele e dei prodotti biologici.

Fonte: Koiné Comunicazione

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