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I° Campeggio Internazionale contro il Ponte di Messina
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Manca poco meno di un mese alla realizzazione del "I° Campeggio Internazionale contro il Ponte", evento organizzato dal Messina Social Forum e dal Coordinamento Calabrese Contro il Ponte e condiviso dal Forum Sociale Europeo e dai Forum Sociali Italiani.
Il Campeggio sarà organizzato contemporaneamente sulle due sponde dello Stretto di Messina, un impegno grande per quest'area del Sud. Un appuntamento importante da costruire sulle macerie dell'illusione dello "sviluppo" che ci è sempre stato regalato:
Termini Imerese, Gela, Priolo, Milazzo, Gioia Tauro, Saline Joniche, Castrovillari, Lamezia Terme solo alcune tra le icone dell'aggressione "industrialista" operata negli ultimi decenni in Sicilia e Calabria.
Incredibile pensare che tutto questo non sia servito a riflettere, a capire che questa parte d'Italia, non necessita di grandi interventi "infrastrutturali" a grande impatto ambientale e bassa ricaduta occupazionale.
Nonostante anni di lotte e di studi per contrastare questa volgare aggressione del territorio si insiste ancora, per ultimo, il ponte sullo Stretto, "l'ottava meraviglia del mondo".
Non un progetto di riqualificazione dei territori, di corretta gestione delle risorse idriche, di riassetto del sistema viario e ferroviario interno, di potenziamento intermodale del trasporto di merci e persone, di vivibilità degli aggregati urbani e delle periferie, di protezione dal dissesto idrogeologico e dai terremoti, di potenziamento e specializzazione del settore agricolo, di valorizzazione del patrimonio ambientale e storico-culturale dei luoghi....No! L'ennesima beffa, il ponte sullo Stretto di Messina.
Un'opera mastodontica, un monumento all'inutilità in un contesto infrastrutturale tutto da riqualificare. Un'opera "vecchia" e pericolosa nel sottolineare, ancora una volta, la necessità di proseguire nella logica di un trasporto delle merci su gomma, ridicola nel contesto ferroviario del Sud. Un'imposizione disastrosa per il territorio, utile solo ai processi di arricchimento mafioso, ingannevole nei suoi "benefici" per il lavoro che ad essa conseguirebbe.
Un monumento all'imbecillità per il quale si sono spesi fiumi di demagogie e centinaia di miliardi di vecchie lire.
Per contrastare questa ennesima imposizione già tanto si è fatto ma molto ancora c'è da fare, con la consapevolezza che, per impedire la costruzione del Ponte, occorre un forte movimento di massa che sappia contrastare i poteri forti che spingono verso la realizzazione dell'opera.
Importanti sono state finora le prese di posizione del FSE, nell'assemblea plenaria del 10 novembre 2002 alla "Leopolda" di Firenze, dei Forum Sociali Italiani a Livorno il 2 marzo 2003, del Comitato "NO WTO" a Firenze il 23 marzo, del Forum Ambientalista del 5 Aprile a Roma, dell'assemblea dei Centri Sociali del Sud e dei Comitati contro le grandi opere tenutasi a Salerno il 10 maggio 2003.
L'evento è un grande impegno concreto di lotta ed una importante occasione di confronto tra tutte le realtà europee che si battono contro le logiche di sopraffazione economica. Una iniziativa che richiede, quindi, uno straordinario lavoro di coordinamento teso a garantire attraverso partecipazione reale e concreta, la soluzione dei problemi economici, logistici e di comunicazione.
Numerose, ad oggi, sono risultate le adesioni all'iniziativa da parte dei partiti della sinistra PRC, PdCI, Verdi, dei sindacati di base CUB e COBAS e della CGIL, delle più grandi associazioni italiane culturali (ARCI), ambientaliste (Legambiente, WWF) che della cooperazione internazionale (CRIC) e del movimento (YaBasta!, Centri Sociali, ecc.).
Oggi, giugno 2003, lanciamo un ulteriore appello di adesione all'iniziativa e di una più attiva e fattiva partecipazione. Organizzare un evento di portata europea non è semplice né, soprattutto, privo di oneri. La gestione delle esigenze logistiche, delle spese per i concerti e per le iniziative di comunicazione e diffusione non sono contenute.
Vi chiediamo, quindi, una mano d'aiuto e, soprattutto, un coinvolgimento più consistente.
Stretto di Messina 16.06.2003 Coordinamento Calabrese Contro il Ponte
Fonte: Messina Social Forum