Goma: gli aiuti non ledano la dignità

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L'emergenza umanitaria provocata dall'eruzione del Monte Nyiragongo non deve portare ad umiliare le persone sfollate da Goma (capoluogo del Nord Kivu, est della Repubblica democratica del Congo) e costrette a rifugiarsi in Ruanda, né a trascurare le risorse e le capacità di autoaiuto presenti in territorio congolese. L'Associazione Chiama L'Africa chiede che gli aiuti giungano alla popolazione di Goma attraverso autorità, enti e organismi dell'ex Zaire. Le 7 ONG della FOCSIV lanciano un appello per la popolazione che rifiuta di restare nei campi profughi in Rwanda, augurandosi che gli aiuti non si fermino all'emergenza e siano l'inizio della ricostruzione. Dall'agenzia missionaria Misna giunge notizia che la gente sta ritornando nella città di Goma dove peraltro sono assenti le agenzie umanitarie, confermando così la volontà della popolazione di non essere confinata nei campi profughi in territorio ruandese. Questa è l'ennesima prova di coscienza nazionale e di resistenza contro le forze di occupazione ruandese che detengono il controllo della città dall'agosto 1998. Il capoluogo del Nord Kivu si è da sempre caratterizzato per la pluralità dei suoi abitanti. Gruppi di diversa provenienza etnica sono da sempre convissuti in armonia. Dal 1998 sta resistendo con forme di lotta nonviolenta all'occupazione, chiedendo il ritiro di ogni contingente straniero e l'avvio deciso del dialogo intercongolese per raggiungere una vera e propria riconciliazione nazionale.
Pubblicato il: 22.01.2002
" Fonte: » FOCSIV, Chiama L'Africa, Misna;
" Approfondimento: » Dossier Grandi Laghi, Iniziativa - Anch'io a Bukavu;

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