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Gli OGM rifiutati ma spinti da WTO e OMS
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La procura di Torino ha inviato dieci avvisi di garanzia per frode in commercio ai dirigenti italiani di altrettante industrie agricole multinazionali colpevoli di non aver commercializzato in Italia centinaia di sacchi di semi di mais senza riportare nell'etichetta la presenza di sostanze geneticamente modificate. Lo scorso 15 agosto è emerso che la Bayer CropScience, nuova ala agricola della Bayer, è responsabile dell'impianto in Inghilterra di sementi oleaginose OGM. In Zambia è stato rifiutato recentemente un carico di mais OGM che fa parte delle di 60 mila tonnellate di cibo con cui gli Stati Uniti si sono impegnati a combattere l'emergenza fame che in questo momento riguarda 1,75 milioni di persone in Zambia. Secondo gli Amici della Terra, l'industria agroalimentare cercherà di far passare il biotech al vertice di Johannesburg mascherandosi da ONG e userà alcuni stralci dei documenti ufficiali, in cui manca il riferimento agli OGM, per promuovere i propri prodotti. In sede dell'Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO) stanno procedendo i lavori sui TRIPS - diritti di proprietà intellettuale - con pesanti implicazioni su salute, alimentazione e tutela delle risorse biologiche. E proprio la WTO con l'OMS (Organizzazione mondiale della sanità) ha dedicato l'ultimo rapporto ai legami fra le politiche commerciali e sanitarie.
Pubblicato il: 26.08.2002 " Fonte: » Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori, Vita, Campagna LilliputLab WTO, Coalizione contro i pericoli di Bayer;
" Approfondimento: » Guida Biotecnologie, Guida Biodiversità, A Festambiente i prodotti tipici contro i cibi fuorilegge;