Giovedi 1^ sessione : intervento di Mario Soares

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Mario Soares, Parlamentare Europeo, ex Presidente della Repubblica del Portogallo, Presidente del Comitato Internazionale per il Contratto Mondiale sull'acqua, è intervenuto alla prima sessione dell'Onu dei Popoli richiamando l'Europa ai valori che fin dal 1957 ispirarono i sei paesi (Italia, Germania, Francia, Belgio Olanda e Lussemburgo) che firmarono il Trattato di Roma.

L'Europa era allora il progetto politico più originale e fecondo che caratterizzava il periodo post-bellico. Alla base dell'Europa dice Soares, c'era l'idea di pace. Oggi senza pace la Costituzione europea non ha senso.

Di fronte ad un mondo ingiusto, di cui i conflitti sono l'espressione più violenta, è fondamentale che la società civile si organizzi - così come avviene qui oggi a Perugia - per manifestare con coraggio la propria volontà politica.
La difficile congiuntura che ha portato l'Unione Europea a votare in modo diviso sull'intervento preventivo in Iraq ha mostrato il poco coraggio e la scarsa chiaroveggenza dei governi europei. Forse - dice Soares - l'Europa manca di veri leader che possano guidare le scelte ma molto potrebbe fare anche la pressione dei cittadini.

Se l'asse franco-tedesco giocò un ruolo fondamentale nella lottta alla guerra contro l'Iraq, l'Italia assunse allora una posizione ambigua. Soares rileva inoltre il grosso pericolo per l'Italia rappresentato dalla concentrazione dei poteri, politici, economici, mediatici nelle mani del Presidente Berlusconi.

Oggi l'Europa deve lavorare per la riforma democratica delle Nazioni Unite - conclude Soares - affinché prevalga la cultura di pace in qualsiasi ambito, dal diritto internazionale alla televisione. Essere per la pace significa lottare per il ruolo mondiale che le Nazioni Unite devono avere. (RB)

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