Giornata mondiale dell’alimentazione: il richiamo dell’ONU

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Foto: Unsplash.com

Il 16 ottobre si è celebrata la Giornata Mondiale dell’Alimentazione: la ricorrenza è promossa ogni anno dalle Nazioni Unite per fare il punto sulla sicurezza alimentare nel mondo e lanciare nuovi temi di riflessione. Il programma ha visto lo svolgimento di eventi in 150 paesi, e una cerimonia ufficiale nella sede della Fao a Roma. Fra gli interventi, anche quelli in video di Papa Francesco e del segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres.

In base ai dati diffusi dalla FAO – l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura – nel Rapporto The state of food insecurity and nutrition in the world 2021 più di 3 miliardi di persone (quasi il 40% della popolazione mondiale) non sono in grado di garantirsi una dieta sana, a causa dell’alto costo del cibo e delle forti disuguaglianze nei redditi, aspetti esacerbati dalla crisi economica causata dalla pandemia da Covid-19. 

Allo stesso tempo, sono 2 miliardi gli individui obesi o sovrappeso, anche a causa del consumo di cibo non sano. Il 14% del cibo va perso a causa di carenze e “difetti” durante la produzionel’immagazzinamento e il trasporto e il 17% viene sprecato dai consumatori finali (v. podcast dedicato agli sprechi alimentari di “Osservatorio Diritti” ).

Si stima che fra 720 e 811 milioni di persone nel 2020 non abbiano avuto abbastanza da mangiare: 118 milioni in più rispetto all’anno prima. Più della metà delle persone denutrite nel mondo vivono in Asia (418 milioni) e più di un terzo in Africa (282 milioni). Il rapporto indica come principali fattori di insicurezza alimentare e malnutrizione le guerre, la variabilità climatica e i fenomeni estremi, oltre alle crisi economiche.

La pandemia da Covid-19 ha peggiorato la situazione. Come denuncia il rapporto: “per 5 anni la situazione è rimasta invariata ma poi l’indice di malnutrizione è aumentato di 1,5 punti percentuali in un solo anno (il 2020)”. Ancora il rapporto FAO stima che la fame non sarà sradicata entro il 2030 - obiettivo che invece i Governi del mondo si sono impegnati a raggiungere nel quadro dell’Agenda Globale 2030 - a meno che non si realizzino azioni importanti per accelerare il progresso, in particolare per affrontare le disuguaglianze e le iniquità nell’accesso al cibo, che si registrano sia a livello internazionale (colpendo gli Stati più poveri) ma anche all’interno degli stessi Paesi (colpendo le fasce di popolazione più vulnerabili). 

Globalmente, sebbene non sia ancora possibile analizzare pienamente l’impatto del Covid-19, nel 2020 la FAO stima che il 22% di bambini sotto i 5 anni di età (un bambino su cinque nel mondo, pari a 149,2 milioni), sono stati colpiti da arresto della crescita, e il 5,7% (38,9 milioni di bambini) sono sovrappeso. Un bambino denutrito nei primi mille giorni di vita, difficilmente riuscirà a recuperare e probabilmente crescerà con dei ritardi, fisici o intellettivi, diventando un adulto non autonomo. Inoltre, la malnutrizione colpisce anche le donne in gravidanza e in questo caso si stima un “effetto intergenerazionale” della malnutrizioneche si trasmette da mamma a bambino: una mamma denutrita ha più possibilità di dare alla luce un bambino non sano, colpito da denutrizione.

In questa panoramica, il tema della Giornata 2021 è “La necessità di trasformare i sistemi agroalimentari”: lo scopo degli eventi è quindi sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di ottenere sistemi agroalimentari più efficienti, inclusivi, resilienti e sostenibili per una produzione, una nutrizione, un ambiente e una vita migliore, non lasciando indietro nessuno. L’ong LVIA impegnata per la sicurezza alimentare in Africa, che nel mese di ottobre e novembre organizza l’iniziativa di sensibilizzazione e raccolta fondi “Un sacchetto di mele per l’Africa”, spiega: “Sistema agroalimentare è un termine complesso, che può sembrare lontano dalla realtà di tutti i giorni, ma è ciò da cui dipende la nostra vita. Ogni volta che mangiamo, diventiamo un anello di questo sistema. Il cibo che scegliamo e il modo in cui viene prodotto, preparato, cotto e conservato ci rendono parte integrante e attiva del corretto funzionamento di un sistema agroalimentare. Un sistema agroalimentare è sostenibile quando è disponibile una gran varietà di alimenti sufficienti, nutrienti e a prezzi accessibili a tutti; quando la filiera di approvvigionamento alimentare è resiliente a eventi critici come le crisi climatiche, picchi di prezzo o pandemie, e al tempo stesso limita l’aggravarsi del degrado ambientale. I sistemi agroalimentari sostenibili garantiscono la sicurezza alimentare e la nutrizione per tutti, senza compromettere le basi economiche, sociali e ambientali per le generazioni future”.

Strategie alternative sono possibili. Tante storie di successo sono ad esempio riportate sul sito della FAO dedicato alla Giornata Mondiale. Come quella di Royd Mukonda, africano, giovane imprenditore dello Zambia, che sta facendo la differenza nel settore dell’acquacoltura nella città di Kabwe. Oltre a incrementare la produzione di pesce gatto, Royd lavora con donne e giovani per aiutarli a sviluppare il loro potenziale come attori chiave nei sistemi agroalimentari. In questo modo, la produzione alimentare crea reddito all’interno della comunità e il cibo è più equamente accessibile. L’obiettivo di iniziative come queste è sostenere il benessere delle persone attraverso la nutrizione, raggiungere una capacità produttiva in grado di nutrire le persone e allo stesso tempo lottare contro la povertà migliorando il reddito delle comunità produttrici.

Lia Curcio

Sono da sempre interessata alle questioni globali, amo viaggiare e conoscere culture diverse, mi appassionano le persone e le loro storie di vita in Italia e nel mondo. Parallelamente, mi occupo di progettazione in ambito educativo, interculturale e di sviluppo umano. Credo che i media abbiano una grande responsabilità culturale nel fare informazione e per questo ho scelto Unimondo: mi piacerebbe instillare curiosità, intuizioni e domande oltre il racconto, spesso stereotipato, del mondo di oggi.

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