Giappone: cresce il pericolo nucleare a 58 anni da Hiroshima

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"Il 6 agosto 1945, giorno di Hiroshima, è cominciata un nuova era: l'era in cui possiamo trasformare in qualunque momento ogni luogo, anzi la terra intera, in un'altra Hiroshima". Queste parole di Guenther Anders, forse il pensatore che con più rigore ha pensato la condizione dell'umanità nell'epoca delle armi, ricordano con drammaticità la fase iniziata 58 anni fa con il lancio delle due atomiche su Hiroshima e Nagasaki, che hanno ucciso centinaia di migliaia di persone. Da allora si è affermata la possibilità di autodistruzione dell'intera civiltà umana.

Dopo oltre cinquant'anni di clima pacifico, di fronte alle minacce provenienti dalla vicina Corea del Nord, l' amministrazione giapponese guidata da Koizumi ha individuato, fra i primi obiettivi della nuova linea politica, la riforma del sistema di difesa militare del paese. Tuttavia, i timori di possibili attacchi dalla Corea inducono Tokyo a pensare a nuovi sistemi di difesa violando la costituzione pacifista del paese ed una legislazione che pone severe restrizioni e autorizza il personale militare ad usare le armi solo per ragioni di autodifesa. La recente autorizzazione del governo all'invio di contingenti militari in Iraq, su forti pressioni americane, ha causato in Giappone profonde tensioni.

In occasione della commemorazione delle due bombe atomiche, dal 6 al 9 agosto l'associazione 'Beati i costruttori di pace' organizza a Padova un seminario dal titolo "Per un futuro senz'armi", nel corso del quale sarà redatto un vademecum per dare risposta a tutte le motivazioni, le paure e i luoghi comuni che giustificano la necessità e la legittimità dell'uso delle armi. Obiettivo dell'iniziativa è di lanciare una campagna di opinione pubblica contro la produzione di tutte le armi soprattutto dinanzi alla minaccia di nuovi test nucleari nel Nevada per una nuova generazione di atomiche tattiche da usare come armi di primo colpo e di fronte all'aumento degli Stati che vogliono dotarsi di armi nucleari. Inoltre l'associazione padovana, in collaborazione con il Gruppo Presenza Longare, invita quanti sono contrari a un mondo regolato dalle armi ad un'appuntamento davanti ai cancelli della Caserma Ederle (Vicenza) il 6 agosto e di fronte alla base militare di Longare (Vi) il 9 agosto.

Fonti: Peacelink, Equilibri, Beati i costruttori di pace.

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